Cerimonia al Quirinale: atleti olimpici e paralimpici insieme, ma con distanze ancora da colmare

Il recente evento al Quirinale, che ha visto atleti olimpici e paralimpici unirsi per la riconsegna delle bandiere, ha messo in evidenza sia momenti di celebrazione che le sfide ancora presenti nel mondo dello sport. Rigivan Ganeshamoorthy, renomato campione paralimpico nel disco, ha condiviso le proprie emozioni e riflessioni sull’importanza di superare le distanze esistenti tra le diverse categorie di atleti.

L’emozione di entrare al Quirinale

Un palazzo ricco di arte

Rigivan Ganeshamoorthy ha descritto il suo accesso al Quirinale come un’esperienza emozionante, segnata dalla bellezza artistica del palazzo. “È un luogo ricco di storia e cultura,” ha affermato il discobolo, sottolineando come ogni angolo del Quirinale racconti qualcosa di speciale. La prestigiosa sede presidenziale è spesso l’ambientazione per eventi di grande importanza, e la cerimonia di riconsegna delle bandiere ha rappresentato un ulteriore occasione per celebrare i successi sportivi italiani.

Ricordo delle imprese a Parigi

Ganeshamoorthy ha anche parlato delle sue conquiste ai recenti Giochi Paralimpici di Parigi, esprimendo la sensazione di incredulità per i risultati ottenuti. “È stata un’esperienza che ha cambiato la mia vita,” ha aggiunto, condividendo la gioia per il supporto ricevuto dalla comunità locale di Dragona, un quartiere di Roma. I festeggiamenti di ritorno a casa hanno reso il periodo post-Olimpiade particolarmente memorabile, ma hanno anche comportato una certa pressione, con i fan e gli ammiratori che lo hanno costantemente fermato per congratularsi.

La questione della distanza fra atleti

Riflessioni di un campione

Durante la cerimonia, Ganeshamoorthy ha notato che non tutti gli atleti olimpici hanno interagito direttamente con lui durante il momento di consegna delle medaglie. Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla coesione e sull’inclusione tra le diverse categorie sportive. “Ho parlato anche con il Presidente della Repubblica, esprimendo il mio dispiacere riguardo a queste distanze che ancora persistono,” ha avuto modo di dire, evidenziando la necessità di promuovere un’atmosfera di unità e rispetto tra gli atleti.

La strada verso il cambiamento

Nonostante le sfide, Ganeshamoorthy rimane fiducioso riguardo alla possibilità di un cambiamento positivo. Il suo commento suggerisce che, con il passare del tempo, le opportunità di collegamento tra atleti olimpici e paralimpici potrebbero diventare più frequenti e significative. È un cambiamento culturale necessario non solo per il mondo dello sport, ma anche per la società più in generale, promuovendo l’accettazione e l’uguaglianza.

Progetti futuri e aspirazioni

Pensare alla casa e alla vita quotidiana

Con un futuro luminoso davanti a sé, Ganeshamoorthy ha espresso anche desideri personali. “Ora mi concentro sul comprare una casa,” ha detto, evidenziando l’importanza di stabilità nella vita quotidiana. L’idea di un grande progetto come l’acquisto di una casa rappresenta un passo significativo per lui, che pianifica di radicare ancor di più la propria vita nel quartiere che lo ha accolto.

La selezione per Los Angeles 2028

Infine, il campione ha parlato delle possibilità di partecipare in futuro come portabandiera per le Olimpiadi di Los Angeles del 2028. Nonostante l’onore che una tale posizione comporterebbe, Ganeshamoorthy ha chiarito di vivere l’attimo, senza mettersi pressioni per eventi che avverranno a lungo termine. La sua attitudine riflette una mentalità di gratitudine e umiltà, fondamentali per affrontare le sfide del mondo dello sport.

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Redazione