A San Vitaliano, oggi si è tenuta una cerimonia commemorativa toccante per onorare le vittime dell’attentato di Nassiriya, con un particolare focus sul brigadiere Giuseppe Coletta. Questo evento ha richiamato l’attenzione su una delle pagine più buie della storia recente italiana, rendendo omaggio a chi ha sacrificato la propria vita in nome della pace e della sicurezza. La cerimonia ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, insieme a studenti e figure religiose, in un contesto di grande emozione e introspezione.
Partecipazione e autorità presenti
La commemorazione si è svolta nella Parrocchia Maria SS. della Libera e ha visto la presenza di diverse personalità istituzionali, tra cui il sindaco Rosalia Anna Masi e il colonnello Paolo Leoncini, comandante del gruppo di Castello di Cisterna. Anche il maggiore Pietro Barrel e il maresciallo Vinicio Pesapane sono stati tra le figure chiave in questo evento, con il sindaco che ha aperto il discorso evidenziando l’importanza della memoria storica e del riconoscimento del sacrificio dei nostri soldati.
Significativa anche la partecipazione degli studenti dell’istituto comprensivo “Omodeo Beethoven” di Scisciano-San Vitaliano, un gesto che sottolinea il legame tra le nuove generazioni e i valori di sacrificio e servizio per la patria. Don Francesco Stanzione, insieme al cappellano militare don Carlo Lamelza, ha concelebrato la messa, offrendo un momento di riflessione spirituale e comunitaria. Durante la cerimonia, don Carlo ha tenuto un intervento particolarmente significativo, toccando le vite delle vittime e l’importanza della loro eredità.
Il ricordo delle vittime dell’attentato di Nassiriya
Il tragico evento del 12 novembre 2003 ha segnato profondamente la memoria collettiva del Paese. In quell’attentato, un camion imbottito di esplosivo ha colpito una colonna di veicoli italiani a Nassiriya, in Iraq, causando la morte di 28 persone, tra cui 19 italiani, di cui 12 Carabinieri, e 5 militari dell’Esercito. Tra le vittime si trovava anche Giuseppe Coletta, un brigadiere della sezione di San Vitaliano, che ha dedicato la sua vita al servizio della patria e che oggi è ricordato con grande affetto dalla sua comunità.
Il colonnello Leoncini ha commemorato ciascuna delle vittime, mostrando il valore umano e professionale che ognuno di loro ha rappresentato. L’elenco delle vittime è un triste promemoria del costo della guerra, e il governo italiano ha conferito numerosi riconoscimenti, tra cui la Croce d’Onore a Giuseppe Coletta, per il sacrificio e l’impegno mostrato in operazioni di sicurezza e assistenza in territori colpiti da conflitti.
Riflessioni personali e opere di bene
Un momento particolarmente emozionante è stato vissuto quando l’amico di Giuseppe Coletta, il docente Vitaliano Paone, ha condiviso la sua testimonianza. Egli ha descritto Coletta come “l’amico di tutti”, una figura sempre disponibile e pronta ad aiutare. Questo ricordo ha messo in luce non solo le qualità umane del brigadiere, ma anche il suo impegno nel sociale, evidenziando come, dopo la prematura perdita del figlioletto, Coletta si sia dedicato a opere di beneficenza, in particolare in Albania.
La sua vita, spezzata troppo prematuramente, ha lasciato un’eredità che si riflette nelle azioni a favore degli altri e nel ricordo vivo di chi lo ha conosciuto. La cerimonia si è conclusa con il coro dell’istituto comprensivo che ha intonato l’Inno alla Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, un segnale ulteriore di unità e memoria collettiva, che sottolinea l’importanza di non dimenticare le lezioni della storia e di onorare chi ha sacrificato tutto per il bene comune.