La cerimonia di insediamento di Aldo Policastro come Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli ha messo in luce la sua visione per il sistema giudiziario italiano. Con parole chiare e incisive, Policastro ha sottolineato l’importanza dell’indipendenza della magistratura e ha espresso preoccupazione per le pressioni che i magistrati stanno affrontando. La sua nomina arriva in un momento cruciale per la giustizia, dove i temi dell’integrità e dell’imparzialità si rivelano sempre più urgenti.
Aldo Policastro, proveniente dalla Procura di Benevento, è stato ufficialmente nominato Procuratore Generale di Napoli. Durante la cerimonia, Policastro ha evidenziato il compito fondamentale che i magistrati hanno nel ripristinare la fiducia del pubblico nel sistema giudiziario, richiamando l’attenzione sulla democrazia e sul ruolo cruciale del potere giudiziario. Ha affermato, in modo fermo, che “se qualcuno pensa di favorire la democrazia indebolendo il potere giudiziario, si sbaglia e se ne accorgerà.” Questo messaggio rappresenta un invito a mantenere il rispetto per l’indipendenza della magistratura, anche di fronte a pressioni esterne.
Policastro ha riconosciuto la sfida di mantenere la dignità e il rispetto del ruolo giudiziario in un contesto sempre più critico. La sua carriera come magistrato lo ha visto affrontare diverse situazioni complesse, ma ha sempre mantenuto un impegno verso la giustizia sociale e la tutela dei diritti dei cittadini. Questo nuovo ruolo rappresenta per lui non solo una responsabilità, ma anche una possibilità di influenzare positivamente il sistema attraverso una leadership efficace e incisiva.
Giovanni Melillo, Procuratore Nazionale Antimafia, ha preso parola in occasione dell’insediamento di Policastro, condividendo la sua visione sul tema dell’indipendenza giudiziaria. Melillo ha sottolineato come la magistratura non debba mai cedere a sentimenti di rassegnazione o indifferenza. “Non possiamo permettere che la difficoltà della giustizia generi un clima di disinteresse,” ha dichiarato, esprimendo l’importanza di una magistratura motivata e vigile.
Melillo ha anche messo in evidenza come la Costituzione non debba essere vista come un testo lontano, ma come una fonte di ispirazione quotidiana per l’operato dei magistrati. La sua affermazione sull’esposizione a pressioni e polemiche è un chiaro richiamo alla realtà del lavoro giudiziario, evidenziando le difficoltà che possono derivare dall’assumere posizioni chiare e ferme in contesti complessi.
Aldo Policastro ha dedicato una parte della sua cerimonia di insediamento a ringraziare i suoi predecessori, Luigi Riello e Antonio Gialanella, descrivendo l’eredità che gli è stata trasmessa. “Mi lasciano una Procura Generale centrale nel distretto, un punto di riferimento,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza del lavoro svolto dai suoi predecessori.
In un momento di riflessione, Policastro ha anche reso omaggio a figure significative come Padre Alex Zanotelli e Don Luigi Ciotti, presenti alla cerimonia. Ha ricordato con rispetto la memoria del compianto Procuratore Aggiunto Filippo Beatrice e dell’Avvocato Vittorio Della Pietra, scomparsi di recente, evidenziando l’importanza della lotta per la giustizia sociale e la tutela degli “ultimi”.
Policastro ha ribadito che la sua giurisdizione non si limita solo a Napoli, ma si estende anche ad Avellino, Benevento e Caserta, sottolineando la necessità di affrontare i reati ambientali, in particolare lungo il litorale di Castel Volturno. La sicurezza e la salute del territorio rappresentano una priorità, e il nuovo Procuratore Generale ha espresso la sua determinazione a proteggere e preservare l’ambiente in questa area critica per la Campania.