La stagione 2023-2024 della Champions League si preannuncia ricca di emozioni e opportunità per le squadre italiane, che dovranno affrontare un nuovo formato con un montepremi elevato. Con 3,317 miliardi di euro messi in palio dalla Uefa tra tutte le competizioni europee, la Champions League si aggiudica la fetta più consistente: 2,467 miliardi di euro, segnando un incremento rispetto ai 2,02 miliardi della scorsa edizione. Questa nuova distribuzione dei fondi è progettata per incentivare le squadre a performare al meglio durante l’intera competizione.
Con l’introduzione del nuovo formato a 36 squadre, la Uefa ha delineato una suddivisione strategica del montepremi. La fase iniziale prevede che il 27,5% del totale, pari a 670,31 milioni di euro, venga destinato alle quote di partenza. Ogni club qualificato beneficerà di un bonus di partecipazione di 18,62 milioni di euro, un incentivo significativo che riconosce l’impegno delle squadre nelle fasi di qualificazione.
Il 37,5% del montepremi, corrispondente a 914 milioni di euro, sarà erogato come bonus per i risultati ottenuti e per i turni superati. Questo stimolo economico è progettato per premiare le squadre che avanzano nelle fasi successive, aumentando così la competitività generale del torneo. Infine, il 35%, pari a 853 milioni di euro, sarà dedicato al nuovo pilastro “value”, che comprende il market pool e il ranking storico, elementi cruciali per il supporto finanziario e per il posizionamento delle squadre.
Ogni partita di Champions League rappresenta un’importante opportunità economica: la Uefa ha stabilito un compenso di 2,1 milioni di euro per ogni incontro. Se una squadra si aggiudica il match, intascano l’intero importo; in caso di pareggio, il premio viene condiviso equamente. Ogni squadra riceverà quindi 700mila euro, oltre a un altro premio di 700mila euro, che sarà redistribuito alla fine della competizione in base al piazzamento finale.
Il sistema di redistribuzione prevede anche un ulteriore bonus legato alla classifica finale, che verrà suddiviso in 666 quote uguali, con un valore iniziale di 275mila euro per ciascun club. Ogni posizione in classifica comporta un incremento: la squadra più alta in classifica avrà diritto a 36 quote, mentre l’ultima a una singola quota valore. Inoltre, le squadre classificate dalle prime otto posizioni riceveranno ulteriori 2 milioni di euro, mentre quelle dalla nona alla sedicesima posizione beneficeranno di un milione extra.
Nella fase ad eliminazione diretta, le squadre hanno l’opportunità di guadagnare premi notevoli. Gli incentivi iniziano con un bonus di 1 milione di euro per le squadre che raggiungono i play-off, un’importante tappa per coloro che si piazzano dalla nona alla ventiquattresima posizione. Le somme aumentano notevolmente man mano che si avanza nel torneo: 11 milioni di euro per la qualificazione agli ottavi di finale, 12,5 milioni per i quarti, 15 milioni per le semifinali, 18,5 milioni per la finale e, infine, 6,5 milioni per il club che solleverà la coppa.
Questa strutturata distribuzione dei premi mette in risalto l’importanza di ogni fase del torneo e stimola le squadre a dare il massimo in ogni partita. La combinazione di premi alla partecipazione e bonus per le prestazioni permette quindi di esaltare la competizione e di aumentare l’interesse anche da parte degli appassionati, contribuendo a una spettacolarizzazione maggiore dell’intero evento sportivo.
Con questo nuovo formato e incremento del montepremi, la Champions League non solo si preannuncia come un campo di battaglia per le squadre, ma anche come una vetrina per il talento sportivo e la competitività a livello europeo.