Il comune di Pozzuoli è stato protagonista di un’importante operazione di controllo che ha portato alla chiusura di una struttura illegale denominata mini parco acquatico. Situato in via Montenuovo Licola Patria, nella frazione di Licola, il locale vantava diverse piscine e acquascivoli, ma risultava privo di autorizzazioni necessarie. Un’azione congiunta dei carabinieri del Nas e della Polizia Municipale ha messo in luce la situazione irregolare, evidenziando la serietà della questione rispetto al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e gestione di attività ricettive.
Il controllo congiunto delle autorità
L’operazione dei carabinieri e della polizia municipale
Il 15 luglio scorso, l’attività di controllo ha visto coinvolti i carabinieri del Nas e gli agenti della Polizia Municipale. L’obiettivo era monitorare strutture ricettive nella zona di Pozzuoli e verificare la regolarità delle autorizzazioni. Purtroppo, la scoperta del mini parco acquatico ha rivelato una gestione totalmente abusiva. Le autorità hanno quindi deciso di intervenire prontamente, per vietare l’accesso alla struttura e tutelare i visitatori. Questi eventi dimostrano come le forze dell’ordine siano sempre attente a garantire la sicurezza pubblica, intervenendo tempestivamente in caso di irregolarità.
L’importanza della legalità nella gestione delle strutture ricettive
La chiusura della struttura rappresenta un chiaro messaggio sull’importanza del rispetto delle normative nel settore turistico e del tempo libero. Le attività ricettive devono operare nel rispetto di leggi e regolamenti, non solo per garantire la sicurezza ai clienti, ma anche per tutelare il mercato e la concorrenza tra gli operatori. La regolarità è fondamentale per poter garantire servizi di qualità e un’adeguata protezione per i fruitori. La mancanza di licenze adeguate pone infatti a rischio la salute e la sicurezza dei visitatori.
L’attività all’interno della struttura
Cosa offriva il mini parco acquatico
La struttura incriminata, gestita tramite un affitto di ramo d’azienda, si presentava come un complesso polifunzionale, comprendente non solo piscine e acquascivoli, ma anche un’ampia varietà di servizi per il tempo libero. All’interno si trovavano aree dedicate al campeggio, un ristorante, diversi bar, campi da calcio e spazi per la sosta. Gli elementi di intrattenimento sembravano promettere un’esperienza ricreativa completa, attirando famiglie e gruppi di amici in cerca di relax e divertimento.
La mancanza di autorizzazioni e la cessazione dell’attività
Nonostante l’apparente successo dell’offerta, le verifiche effettuate dalle autorità hanno rivelato una gravissima mancanza di autorizzazioni, necessarie per garantire la legalità dell’attività. L’assenza di permessi significa che non sono stati seguiti standard minimi di sicurezza e salute, mettendo a rischio i visitatori. Questa scoperta ha portato, quindi, all’emissione di un’ordinanza di cessazione dell’attività, fermando immediatamente le operazioni della struttura.
La chiusura di questo mini parco acquatico è un esempio emblematico di come le autorità locali stiano lavorando attivamente per combattere l’abusivismo e promuovere una gestione responsabile dei servizi ricettivi. Il rispetto delle norme è fondamentale per garantire non solo la salute pubblica, ma anche la qualità dell’offerta turistica nella zona di Pozzuoli.