Chiusura di 229 partite IVA a Napoli per frodi fiscali: blitz della Guardia di Finanza

Chiusura di 229 partite IVA a Napoli per frodi fiscali: blitz della Guardia di Finanza - Ilvaporetto.com

Un’operazione mirata della Guardia di Finanza ha portato alla richiesta di chiusura di 229 partite IVA a Napoli, tutte riconducibili a imprese prive di sostanza economica e utilizzate per truffe fiscali. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro le frodi ai danni del bilancio nazionale, con particolare attenzione agli aiuti per la crescita economica.

l’intervento della guardia di finanza

Attività d’indagine approfondita

Il Comando Provinciale di Napoli, tramite il Gruppo di Frattamaggiore, ha condotto un’indagine accurata che ha identificato un numero significativo di partite IVA utilizzate per scopi fraudolenti. Le attività investigative hanno evidenziato che i titolari delle 229 partite erano già soggetti a provvedimenti di sequestro legati all’indebita fruizione di crediti, in particolare il programma denominato “SuperAce”. Questi crediti rappresentano uno strumento fondamentale per la crescita economica, ma la loro abusiva acquisizione ha comportato gravi danni al bilancio statale.

I dettagli dell’operazione

Nel corso dell’operazione, le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 117 milioni di euro di crediti nei confronti di circa 800 entità, che comprendono sia società che imprese individuali. Tra queste, 229 sono state classificate come puramente cartolari, sprovviste di fatturato attivo e passivo e inadempienti agli obblighi fiscali. La Guardia di Finanza ha collaborato direttamente con la Procura della Repubblica di Napoli Nord per garantire un intervento incisivo contro queste pratiche illecite.

l’azione dell’agenzia delle entrate

Provvedimenti di cessazione automatici

La chiusura delle partite IVA sarà effettuata d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate, la quale ha già avviato un’intesa con la Guardia di Finanza. Dal primo gennaio 2023, la normativa consente all’Agenzia di convocare i contribuenti a presentarsi di persona per fornire prove documentali riguardanti l’effettivo esercizio dell’attività imprenditoriale. Questo nuovo protocollo mira a rafforzare il controllo sulle partite IVA e garantire un sistema più equo e trasparente.

Conseguenze per i contribuenti

Qualora i contribuenti non si presentino all’appuntamento o le verifiche documentali risultino insoddisfacenti, l’Agenzia emetterà il provvedimento di cessazione della partita IVA, accompagnato da una sanzione amministrativa di 3.000 euro. Gli effetti di questa misura preventiva mirano a disincentivare comportamenti scorretti e a mantenere la correttezza delle pratiche commerciali.

impatto sulla concorrenza e sull’economia

Provvedimenti preventivi per il mercato

L’iniziativa della Guardia di Finanza, congiuntamente all’Agenzia delle Entrate, non si limita alla chiusura delle partite IVA fraudolente, ma rappresenta anche un’azione di carattere preventivo. L’obiettivo è quello di eliminare dal mercato le imprese che sistematicamente violano le normative fiscali, alterando la concorrenza e il corretto funzionamento del mercato.

Nuove garanzie per le iniziative imprenditoriali

Inoltre, per consentire il ripristino di future iniziative imprenditoriali, sarà necessaria la presentazione di garanzie idonee per l’erario. Questo include polizze fideiussorie o fideiussioni bancarie, valide per tre anni e con un importo minimo di 50.000 euro. Tale misura ha lo scopo di tutelare il sistema economico da ulteriori abusi e di garantire che i nuovi progetti imprenditoriali rispettino gli obiettivi fiscali e normativi previsti.

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