Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile ha approvato oggi un’importante assegnazione di fondi per la Campania, destinando 1,9 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027. Questa iniziativa, proposta dal ministro Raffaele Fitto, mira a finanziare progetti essenziali per la regione, in attesa della definizione di un accordo ufficiale con la Regione Campania. Gli investimenti si concentrano su infrastrutture, ambiente e valorizzazione culturale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini campani.
Nella seduta di oggi, il Cipess ha preso la decisione di assegnare 1,9 miliardi di euro, evidenziando l’urgenza di procedere nella realizzazione di progetti che possano avere un impatto immediato. Raffaele Fitto ha sottolineato l’importanza di accelerare l’assegnazione di queste risorse, facendo riferimento a precedenti finanziamenti già concessi alla Campania. Negli ultimi mesi, il Governo ha già erogato 388 milioni per il completamento di interventi della passata programmazione e 400 milioni per affrontare l’emergenza bradisismo nella zona dei Campi Flegrei.
Grazie alla decisione presa oggi, 81 progetti sono stati individuati come strategici per il territorio campano. La Cabina di Regia del Fondo Sviluppo e Coesione ha identificato queste iniziative durante le consultazioni con la Regione. I progetti non solo mirano a migliorare l’ambiente e le infrastrutture, ma anche a promuovere le risorse culturali della Campania. Il finanziamento stimolerà così l’avvio di attività imprenditoriali, creando occupazione e sviluppo locale.
Un’attenzione particolare sarà dedicata al settore ambientale. I fondi approvati oggi permetteranno di intervenire su problematiche cruciali, come il risanamento dei corpi idrici nei comuni di Maiori e Minori, situati lungo la splendida costiera amalfitana. Questi interventi non solo miglioreranno la qualità delle acque, ma contribuiranno anche a preservare l’ecosistema locale.
Sul fronte della gestione dei rifiuti, le risorse stanziate serviranno a rimuovere le ecoballe e potenziare l’impiantistica di rifiuti nella regione, un aspetto essenziale per mitigare le polemiche legate alle infrazioni europee nei confronti dell’Italia.
Un altro asse centrale degli investimenti approvati riguarda la rete di trasporti campana. I fondi garantiranno il potenziamento e il completamento di infrastrutture fondamentali. Si prevede l’ampliamento della metropolitana di Napoli e il rafforzamento delle vie di collegamento, come la fondovalle che collegherà il Vallo di Lauro all’autostrada A30. In aggiunta, verrà ristrutturata la funicolare di Montevergine e sistemate le aree circostanti, contribuendo a migliorare la mobilità cittadina e interregionale.
Il patrimonio culturale della Campania gioca un ruolo cruciale, non solo per l’identità regionale, ma anche per l’economia turistica. Con i fondi assegnati, si prevede di avviare interventi significativi di riqualificazione su beni storici e culturali di grande importanza. Tra i progetti, spiccano lavori presso l’Albergo dei Poveri a Napoli, il rione Terra a Pozzuoli, e significative strutture come il Museo Egizio di Benevento e l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere.
Questi interventi non solo preservano la memoria storica, ma fungono anche da volano per attrarre turisti e migliorare l’economia locale, integrando la valorizzazione dei beni culturali con la promozione sociale e territoriale.
Nel corso della stessa seduta, il Cipess ha anche confermato un’assegnazione di 1,2 miliardi di euro per il risanamento e la riqualificazione dell’area di Bagnoli-Coroglio. Questo intervento è stato inserito nel Protocollo d’intesa che è stato firmato dal Presidente Meloni e dal Sindaco Manfredi. L’obiettivo è di rigenerare un’area che ha vissuto importanti problematiche ambientali e sociali, restituendo alla comunità uno spazio maggiormente vivibile.
Con questo Ente, il Governo dimostra una chiara volontà di mettere in campo le risorse necessarie a sostenere la Campania, dimostrando attenzione alle esigenze dei cittadini e delle imprese locali, particolarmente in un periodo di crescente complessità economica e sociale.