La situazione del servizio ferroviario Circumvesuviana, gestito dalla holding regionale EAV, sta generando forti preoccupazioni tra i pendolari. I continui disservizi, aggressioni al personale e ora minacce formali ai vertici aziendali sono solo alcuni dei problemi che penalizzano i viaggiatori. In un ambiente già teso, un video diffuso sui social media ha messo in evidenza i disagi di un recente guasto, contribuendo a un clima di insoddisfazione generale.
La lettera aperta dei pendolari: una denuncia inascoltata
All’origine delle polemiche c’è una lettera aperta inviata dai rappresentanti dei comitati dei pendolari, pubblicata per mettere in evidenza le difficoltà riscontrate dai viaggiatori sulle linee vesuviane. In essa si fa riferimento a un episodio particolarmente grave avvenuto nella serata precedente, quando numerosi passeggeri, costretti a scendere dai treni per un guasto, si sono ritrovati a camminare sui binari e nei campi adiacenti.
Il contenuto della lettera denuncia una programmazione di esercizio ormai insostenibile, evidenziando ritardi e treni fermi in diverse località, come a Via dei Monaci e Sperone. I pendolari hanno espresso frustrazione per una carente autonomia decisionale da parte di EAV e della Regione, sottolineando che le loro grida d’allerta sono state sistematicamente ignorate.
I comitati pongono l’accento sulla necessità di un confronto diretto con management e autorità regionali, esprimendo il desiderio che le loro proposte vengano accolte. L’enfasi è posta sulla carenza di treni e sulle obsolescenze infrastrutturali, ritenute le cause principali degli attuali malfunzionamenti. Il messaggio principale è chiaro: si chiedono interventi concreti e misure che garantiscano il rispetto dei diritti dei pendolari, senza discriminazioni.
Sindacati in allerta e scioperi indetti
La situazione ha spinto anche i sindacati a intervenire. In particolare, il sindacato USB ha dichiarato uno sciopero di 4 ore in risposta all’ultimo episodio di aggressione a danno di due lavoratori EAV, un macchinista e un capotreno. La decisione di scioperare ha visto un’ampia partecipazione da parte del personale, riunito in segno di protesta contro un clima di lavoro sempre più teso e difficile.
La USB ha sottolineato che, sebbene le aggressioni al personale e le minacce ai dirigenti siano inaccettabili, è fondamentale concentrarsi sulle responsabilità di chi governa le linee. Hanno chiesto le dimissioni dell’intero management, ritenuto incapace di apportare i cambiamenti necessari nonostante anni di gestione. I sindacati esortano EAV e le autorità regionali a prendere misure urgenti per migliorare la situazione, affermando che “è tempo di agire” per garantire un servizio pubblico efficiente e sicuro.
La diffusione di un video inquietante
Nel contesto di questi eventi tumultuosi, è emerso un video che illustra un episodio di disservizio su un treno diretto a Baiano. Nelle immagini, si vedono i passeggeri costretti a lasciare il convoglio e proseguire a piedi lungo i binari. Questo tipo di incidente ha destato un’ulteriore ondata di indignazione tra i viaggiatori, rendendo evidente la gravità del problema al di là delle parole e delle lettere.
Il video ha fatto il giro dei social network, amplificando il malcontento nei confronti di un servizio che appare sempre meno in grado di soddisfare le esigenze quotidiane degli utenti. Rappresentanti dei comitati pendolari hanno utilizzato il filmato come prova tangibile di quanto stia accadendo, invitando i responsabili a basare le loro decisioni su dati concreti e non su promesse non mantenute.
La situazione della Circumvesuviana è dunque complessa; l’interazione tra pendolari, sindacati e dirigenza EAV si sta intensificando in un contesto di crescente insoddisfazione e richiesta di cambiamenti urgenti.