Ciro Day: Antonella Leardi Riflessioni Sulla Violenza e il Ricordo del Figlio

Il 7 ottobre segna un evento importante per la comunità napoletana, il Ciro Day, in onore del quarantesimo compleanno di Ciro Esposito, tragicamente scomparso a causa di un’aggressione. In un’intervista per Radio Napoli Centrale durante il programma Calcio alla Radio – 3° tempo, sua madre Antonella Leardi ha condiviso le sue riflessioni sulla violenza negli stadi, l’importanza della memoria e il significato di questo giorno per il popolo di Napoli.

Il messaggio di pace e la lotta contro la violenza

Antonella Leardi ha evidenziato che, nonostante la piena consapevolezza dell’impossibilità di eliminare completamente la violenza dagli stadi, è essenziale promuovere un messaggio di pace e di cambiamento culturale. Secondo Leardi, educare le nuove generazioni è fondamentale. Aiuta a farsi comprendere il messaggio che la violenza non è una soluzione a nessun problema e che le conseguenze possono essere devastanti.

Il suo attivismo si manifesta anche tramite visite nelle scuole, dove condivide l’esempio di Ciro e il tragico evento che ha segnato la sua vita. La madre di Ciro sottolinea come sia significativo far capire ai giovani che episodi di violenza possono colpire chiunque e che si possono prevenire attraverso il dialogo e la diffusione di valori come rispetto e solidarietà.

Antonella ha espresso il desiderio di vedere Napoli trasformarsi in un luogo dove prevalgano questi valori, invece di assistere a nuovi episodi di violenza che hanno già inflitto ferite profonde alla società. È questo il tributo che intende rendere a suo figlio e a tutti i ragazzi che, come lui, si sono trovati in situazioni di rischio e violenza.

Gli eventi del Ciro Day e il murale in onore di Ciro

In occasione del quarantesimo compleanno di Ciro Esposito, Antonella Leardi ha annunciato la creazione di un murale dedicato alla memoria del figlio, che verrà svelato a Scampia, in Piazza Ciro Esposito. L’invito è rivolto a tutti i napoletani, indipendentemente da chi siano le celebrità presenti all’evento; ciò che conta per Leardi è la partecipazione della gente comune che rappresenta il vero spirito di Napoli.

L’emozione condivisa per questo evento è palpabile e Leardi ha descritto la coreografia preparata per lui come un “regalo bellissimo”. Il murale simboleggia non solo la memoria di Ciro, ma anche una forma di resistenza contro la violenza, un modo per mantenere viva la sua figura e il suo messaggio.

La madre di Ciro ha riflettuto sulle ferite lasciate dalla violenza nel contesto di una città che ha vissuto numerose tragedie. Ogni episodio, come l’incidente recente di Foggia, riporta alla mente le vulnerabilità che la comunità deve affrontare. La sua speranza è che, attraverso questi eventi commemorativi e la consapevolezza, sia possibile costruire una cultura di rispetto e tolleranza.

La ricerca di giustizia e la sofferenza dei familiari delle vittime

Antonella Leardi ha parlato della sua personale ricerca di giustizia e verità, affermando che l’unica giustizia che spera di ricevere è quella divina, data l’impossibilità di vederne una in ambito giuridico. Non è mai stata interessata alla pena detentiva dell’assassino di suo figlio, ma desiderava ardentemente che emergesse la verità sui fatti.

Leardi ha rivelato che Ciro, prima di essere colpito, aveva raccontato della mancanza di presenza delle forze dell’ordine e della paura che regnava tra i tifosi. Il suo cuore è afflitto dal pensiero che se le cose fossero andate diversamente, suo figlio potesse essere ancora tra noi. La mancanza di intervento da parte delle autorità in momenti critici rappresenta per lei una ferita ulteriore.

La testimonianza di Antonella si unisce a quella di tanti altri genitori che hanno visto i loro figli vittime di violenza, evidenziando un problema più ampio che coinvolge non solo il tifo calcistico, ma una società intera. Il suo appello è per un’attenzione maggiore alle dinamiche di sicurezza negli incontri sportivi e nella vita quotidiana, affinché i giovani possano godere di eventi sportivi senza paura.

Published by
Valerio Bottini