Città del Messico: prove libere ristrette per i piloti del Gp di Formula 1

In un evento che segna il ritorno della Formula 1 a Città del Messico, il prossimo Gran Premio si presenta con una configurazione unica e sfidante per i team e i piloti. Con solo due sessioni di prove libere in programma, un formato inusuale rispetto alle tradizionali tre sessioni, l’imminente weekend di gara impone ai partecipanti un approccio strategico e innovativo. Questo articolo esplora in dettaglio le implicazioni di questo nuovo formato, le specifiche prove dedicate agli pneumatici Pirelli per il 2025 e il programma di test stabilito.

Modifiche al formato delle prove libere

Nel weekend del Gran Premio di Formula 1 a Città del Messico, i team e i piloti devono adattarsi a un cambiamento significativo nel programma delle prove libere. Tradizionalmente, gli eventi di Formula 1 includono tre sessioni: due del venerdì e una del sabato. Tuttavia, in questo caso, la seconda sessione del venerdì sarà interamente dedicata al test delle nuove mescole di pneumatici Pirelli previste per il 2025. Questa decisione comporta che solo la prima sessione e quella del sabato siano riservate ai normali preparativi per la gara.

La modifica del programma di prove libere implica che i team dovranno sfruttare al massimo i tempi a disposizione per raccogliere dati preziosi. Sebbene la FP1 possa sembrare un’opportunità per ottimizzare la messa a punto delle vetture, non ci sarà un secondo tentativo nell’FP2, dove l’attenzione sarà rivolta esclusivamente alla sperimentazione delle mescole. Questa situazione crea una pressione inedita, costringendo i team a bilanciare le esigenze di test con la preparazione per la gara.

I piloti, da parte loro, dovranno accettare questa sfida con flessibilità, dimostrando capacità di adattamento di fronte a una situazione non convenzionale. La riduzione delle sessioni di prove libere richiederà una rapida assimilazione delle informazioni e una strategia efficiente durante le due uniche opportunità di lavoro in pista, con l’obiettivo di massimizzare le prestazioni durante il Gran Premio.

Dettagli sull’ ‘in-competition test’ per gli pneumatici Pirelli

Un elemento cruciale dell’evento sarà l’ ‘in-competition test’ promosso da Pirelli, che si svolgerà durante la seconda sessione di prove libere. Questa sessione durerà 90 minuti, un incremento di 30 minuti rispetto al normale, e sarà dedicata all’analisi delle nuove mescole morbide della gamma Pirelli . Durante questo test, i piloti seguiranno un programma specifico stabilito dai tecnici di Pirelli, attraversando diverse simulazioni di guida sia per valutare le performance delle gomme da asciutto, sia per raccogliere dati utili.

Ogni pilota avrà accesso a due treni di gomme supplementari durante il test: uno corrispondente alle mescole standard disponibili per il weekend e un altro che sarà un prototipo delle gomme destinate al 2025. Questo consentirà ai team di confrontare direttamente le prestazioni delle nuove gomme con quelle attuali, offrendo una visione critica delle migliorie pianificate da Pirelli.

Il test prevede che ogni team esegua un ‘performance run’ e un ‘long run’, mantenendo coerenza nel numero di giri e nei quantitativi di carburante utilizzati. Tuttavia, per quei piloti che non avranno potuto partecipare alla FP1 in quanto sostituiti da giovani talenti, è prevista un’eccezione. Questi piloti potranno dedicarsi al test con un tempo ridotto di 60 minuti e disporranno di un set aggiuntivo di gomme Medie per raccogliere dati significativi.

Analisi dei dati e impatto sui test futuri

I dati raccolti durante il test degli pneumatici saranno fondamentali per gli ingegneri di Pirelli, che procederanno a un’analisi scrupolosa delle performance delle mescole nel contesto di gara. Questa raccolta di dati non solo aiuterà a perfezionare le gomme per il 2025, ma fornirà anche importanti indicazioni in vista del test collettivo programmato ad Abu Dhabi, previsto tra pochi giorni dalla conclusione del campionato 2024.

L’obiettivo principale è ottimizzare la performance e la durabilità delle gomme in un ambiente competitivo. Questo lavoro di sviluppo, che avviene in sinergia con i piloti e i team, è cruciale per garantire che le nuove mescole soddisfino gli standard richiesti in termini di sicurezza e performance. Con l’introduzione delle nuove gomme, Pirelli mira a migliorare la competitività delle scuderie e a garantire una maggiore varietà di strategie di gara, promuovendo così spettacolo e intrattenimento nel panorama della Formula 1.

Città del Messico si prepara ad accogliere una sfida avvincente per i team e i piloti, in un contesto in cui ogni giro e ogni test potrebbero fare la differenza per il successo nel campionato in corso e per il futuro della Formula 1.

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Redazione