Il senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha presentato un emendamento al decreto fiscale con l’obiettivo di riattivare i vantaggi fiscali per il mondo dello sport, in particolare per i lavoratori impatriati e gli sportivi che trasferiscono la loro residenza in Italia. La proposta di Lotito si inserisce in un contesto di revisione delle normative fiscali, volta a stimolare gli investimenti nel settore sportivo dopo che le precedenti agevolazioni, introdotte nel 2020 attraverso il Decreto Crescita, sono state sostanzialmente abrogate. L’emendamento mira a estendere la detassazione al 50% fino al 2027, permettendo così alle società sportive italiane di attrarre talenti e investimenti.
Il Decreto Crescita, entrato in vigore all’inizio del 2020, prevedeva significative agevolazioni fiscali per i lavoratori che decidevano di impatriare, consentendo anche ai club sportivi italiani di ingaggiare calciatori stranieri con stipendi netti più favorevoli, mantenendo gli stessi costi lordi. Tuttavia, la norma è stata limitata da una modifica legislativa recente sotto il governo Meloni, che ha abolito gran parte dei vantaggi fiscali, rendendo difficile per i club concorrere con le offerte economiche di altre leghe europee.
In particolare, la detassazione rivoluzionaria ha visto la sua scadenza fissata al 31 dicembre 2023, lasciando l’industria sportiva a fronteggiare enormi difficoltà. Sebbene il decreto attuale offra ancora agevolazioni per i lavoratori che decidono di trasferirsi in Italia, queste sono limitate a nuove assunzioni effettuate entro la scadenza del 2023, creando una situazione di stallo per i talenti sportivi e per le società italiane.
Lotito ha messo in campo un emendamento che intende riaprire le porte della detassazione anche per gli sportivi, proponendo di estendere i vantaggi fiscali fino al 31 dicembre 2027. L’emendamento cercherebbe quindi di restituire alle società italiane un vantaggio competitivo nella ricerca e nell’ingaggio di atleti di alto livello, allineando la normativa italiana con le pratiche fiscali di altre nazioni europee più favorevoli.
Grazie a questo emendamento, si potrebbe così garantire la possibilità di stipulare contratti favorevoli per gli sportivi con stipendio lordo pari o superiore a un milione di euro, facilitando loro il trasferimento e incentivando il permanere in Italia per un periodo di almeno quattro anni. Se approvato, questa misura potrebbe rappresentare un toccasana per le società sportive italiane, che stanno soffrendo in un contesto di competitività crescente.
Con il panorama sportivo italiano sempre più caratterizzato da sfide globali, la proposta di Lotito si presenta come un tentativo di rivitalizzare un settore che evidenzia necessità di innovazione e sostegno. L’introduzione dell’emendamento potrebbe costituire un passo cruciale per migliorare la situazione delle società sportive, consentendo loro di attrarre giocatori di livello e di competere più efficacemente a livello internazionale.
Il sostegno alla misura da parte dei membri della politica e della comunità sportiva potrà determinare non solo il futuro immediato delle società, ma anche l’interesse di talenti da tutto il mondo, rendendo l’Italia un punto di riferimento per l’industria sportiva. Nonostante momenti di incertezze legislative, l’auspicio di Lotito e dei sostenitori dell’emendamento è quello di ridare slancio all’intero comparto, puntando su giovani talenti e sull’attrattività del campionato italiano.