Claudio Ranieri torna alla Roma: il procuratore Pietro Chiodi rivela dettagli della trattativa

La notizia del ritorno di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma ha scosso il mondo del calcio, soprattutto per la sua storia significativa con la società giallorossa. Pietro Chiodi, procuratore e titolare della Soccer Management, ha parlato al Corriere dello Sport per svelare i retroscena di questa trattativa, avvenuta dopo un periodo di attesa e di offerte rifiutate. L’interesse del tecnico per la Roma è emerso chiaramente, così come il suo desiderio di tornare in campo, dopo aver ricevuto diverse proposte da club italiani e stranieri.

Il desiderio di Ranieri di tornare in panchina

Nonostante le suggestioni di una possibile ritirata, Ranieri ha sempre manifestato un attaccamento particolare verso club storici come il Cagliari e la Roma. Chiodi spiega che Ranieri avrebbe accettato l’offerta della Roma senza esitazione. L’allenatore ha rifiutato molteplici proposte in questo periodo, segnale chiaro della sua preferenza per il club giallorosso. La trattativa si è rivelata essere una priorità, considerando la reputazione di Ranieri e quanto egli possa apportare alla squadra in un momento di difficoltà.

Chiodi descrive il passaggio da una proposta a una concreta opportunità di lavoro come il frutto di una convergenza di interessi. “Ranieri ha scelto di tornare solo per un progetto che lo entusiasma”, afferma. La determinazione di Ranieri di non finalmente accettare un compromisso inferiore è indicativa della sua ambizione e del suo legame con la Roma, che lo ha già visto vincitore nel 2001.

L’inizio della trattativa e l’incontro a Roma

Il primo contatto tra le parti ha avuto luogo subito dopo la sconfitta della Roma contro il Bologna, un momento critico per il club. Secondo Chiodi, ci si è incontrati in un clima di collaborazione, tingendosi di sintonia fin dal primo minuto. “Ci siamo incontrati con Ghisolfi, il diesse, per delineare le aspettative e il percorso da seguire. Le idee sono state scambiate in modo costruttivo, creando una base solida per una collaborazione fruttuosa”, afferma. La trasparenza e la struttura organizzativa del club giallorosso hanno permesso che non ci fossero screzi durante questo processo.

L’avvocato Vitali ha ratificato l’accordo che ha fatto da ponte verso l’incontro decisivo di Londra. L’assenza di incertezze e intoppi, come segnalato da Chiodi, è un segnale forte dell’efficienza della dirigenza. Questo primo passo ha quindi facilitato l’espansione della trattativa e il tipo di proposta da presentare a Ranieri.

Il viaggio a Londra e l’incontro con i Friedkin

Dopo aver incontrato Ghisolfi a Roma, il passo successivo è stato un viaggio a Londra, cui ha preso parte anche la moglie di Ranieri, Rosanna. Chiodi menziona l’empatia subito avvertibile con la famiglia Friedkin, i nuovi proprietari del club, al loro primo incontro. “L’incontro si è svolto in un hotel speciale per Claudio, nei luoghi a lui cari”, racconta Chiodi. La presenza dei figli di Dan Friedkin, Ryan e Corbin, testimonia il coinvolgimento diretto della famiglia nella gestione del club e la loro genuina passione per la Roma.

Durante l’incontro, Dan Friedkin ha chiaramente espresso il suo impegno: “Non posso accettare una posizione di metà classifica, voglio vedere la Roma tornare a vincere”. Questo vuole essere un avvertimento chiaro a tutti i membri della dirigenza. La passione per il club e la chiarezza degli obiettivi sono stati elementi cruciali per Ranieri, che si è trovato di fronte a dirigenti altrettanto motivati e decisi a riportare la Roma al vertice del calcio italiano e internazionale.

Chiodi conclude affermando che questa nuova era per Ranieri e per la Roma potrebbe rivelarsi vincente, grazie a un progetto condiviso e a una visione chiara del futuro. La stabilità e la volontà di raggiungere obiettivi ambiziosi rappresentano ora il nuovo corso di una delle società più cariche di storia dello sport italiano.

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Redazione