In un’importante iniziativa volta a favorire la socializzazione e il reinserimento dei detenuti, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha firmato un accordo con la Fondazione S.S. Lazio 1900. Questo protocollo, sottoscritto presso il S.S. Lazio Training Center di Formello , prevede la realizzazione di attività sportive e formative destinate alla popolazione reclusa negli istituti penitenziari del Lazio. L’iniziativa si propone di coinvolgere atleti, ex atleti e professionisti del settore sportivo, per migliorare la qualità della vita all’interno delle strutture penitenziarie e stimolare un processo di rieducazione.
Obiettivi del protocollo di collaborazione
L’accordo mira a costituire un concreto strumento di supporto per i detenuti, proponendo attività sportive integrate con incontri formativi condotti da esperti del settore. Attraverso il coinvolgimento di atleti e tecnici della S.S. Lazio, considerata la più prestigiosa polisportiva in Europa con una ricca offerta di discipline sportive, il programma si propone di incidere positivamente sulla socializzazione all’interno degli istituti. Le attività sportive saranno abbinate a corsi di formazione su temi legali e salute, per garantire ai partecipanti una preparazione multidisciplinare che possa favorire il loro reinserimento nella società dopo la detenzione.
La cabina di regia, composta da rappresentanti del DAP e della Fondazione, avrà il compito di monitorare progressivamente l’evoluzione delle attività , per assicurare che gli obiettivi vengano perseguiti e che le attività siano strutturate in modo efficace e coerente con le esigenze dei detenuti. Questo approccio mira a offrire opportunità di crescita personale anche a chi ha vissuto esperienze di vita difficili, contribuendo a formare individui più motivati e pronti per un futuro migliore.
Il ruolo nazionale dello sport nella rieducazione
Giovanni Russo, capo del DAP, ha sottolineato l’importanza dello sport quale strumento di rieducazione e reinserimento sociale. Secondo Russo, “lo sport e il lavoro rappresentano le leve fondamentali per favorire un adeguato processo di recupero dei detenuti.” Questo protocollo segna il passo di un impegno costante da parte del Dipartimento nell’intraprendere iniziative che promuovono l’attività motoria e sportiva all’interno delle carceri. Attraverso una cultura sportiva fondata su valori come rispetto e disciplina, il DAP intende fornire ai detenuti strumenti per una re-integrazione efficace.
L’iniziativa della Fondazione S.S. Lazio, la quale conta 88 sezioni sportive e quasi 10.000 atleti, con un robusto staff tecnico, rappresenta un primo passo significativo verso una maggiore collaborazione tra le istituzioni penitenziarie e le organizzazioni sportive. L’approccio integrato proposto da questo progetto potrebbe avere effetti duraturi e positivi sulla vita dei detenuti, aprendo la strada a un futuro di maggior autorealizzazione e composizione sociale.
Impegno e responsabilità della Fondazione S.S. Lazio
Cristina Mezzaroma, presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900, ha espresso soddisfazione per la nuova intesa e ha sottolineato l’importanza del progetto. Questo accordo rappresenta una novità nel panorama italiano, segnando un passo avanti nell’attenzione del Dipartimento verso sport e formazione. Secondo Mezzaroma, “la Fondazione è consapevole della responsabilità di portare avanti un progetto che può avere un impatto significativo sulla vita di coloro che si trovano in carcere.”
L’impegno della Fondazione non si limita solo alla creazione di un percorso sportivo, ma si estende alla diffusione dei valori umani e ai principi etici che dovrebbero guidare ogni reinserimento sociale. La S.S. Lazio, da sempre interprete di insegnamenti sportivi e formativi, si pone come collettore di buone pratiche, rappresentando un esempio di come la cultura sportiva possa influenzare positivamente realtà complesse come quelle degli istituti penitenziari.
Questo accordo di collaborazione è un passo significativo verso l’affermazione di un modello di giustizia che guarda al futuro, alla rieducazione e al reinserimento dei detenuti come obiettivo primario della pena, contribuendo a una società più giusta e inclusiva.