Un’eco di inquietudine si propaga tra le vie di Ercolano, dove il ristorante pizzeria MenaRita, situato al confine con Torre del Greco, ha subito il quarto furto in un anno. Le proprietarie, Silvana e Sabrina, guardano con preoccupazione all’ombra di un locale che, nonostante le avversità, continua a rappresentare un punto di riferimento per la comunità.
Nella tarda serata di domenica 12 gennaio 2025, le proprietarie di MenaRita sono state avvisate da alcuni residenti della zona che avevano notato una situazione sospetta nei pressi della pizzeria. Silvana racconta: “All’inizio pensavamo fosse un incendio, ma ci hanno avvisato che si trattava solo della nebbia dell’antifurto nebulizzante che avevamo fatto installare recentemente.” Questo malinteso ha mascherato l’ennesimo colpo dei ladri, che non hanno avuto pietà nemmeno dalla tempesta di vento e maltempo che ha flagellato la città quella sera.
Attività commerciali come MenaRita si trovano a fronteggiare sfide continue, non appena i clienti preferiscono restare a casa piuttosto che avventurarsi nelle strade poco sicure. Le proprietarie avevano chiuso prima del solito, ma tornate al ristorante hanno trovato la porta d’ingresso distrutta e la cucina messa a soqquadro. Nonostante il tentativo di furto, i ladri sono riusciti a portare via solo una cassetta contenente pochi spiccioli, dando vita a una riflessione inquietante sulla loro motivazione.
Dai filmati delle telecamere di sorveglianza emerge una scena che suscita interrogativi. Quattro individui, di cui uno era in auto e due fungevano da “palo”, si sono uniti per un’azione che ha fruttato solamente 20 euro. “Ciò che è accaduto non ha senso. Cosa si aspettavano di trovare?”, dichiara Silvana, visibilmente frustrata. Nonostante i continui colpi subiti in un breve arco di tempo, nessuno degli eventi precedenti ha portato a identificare i responsabili. “Non abbiamo mai ricevuto alcun feedback dalle forze dell’ordine. Vorremmo sapere chi sono questi ladri,” continua Silvana.
La situazione di insicurezza attorno a MenaRita sembra aggravarsi, soprattutto in considerazione che anche altre attività commerciali nella zona hanno riportato tentativi di furto, sebbene senza successo. La difficoltà di tracciare un legame tra i furti incompleti mette in evidenza la vulnerabilità generale e il rischio reale che si corre aprendo un’attività in quest’area.
Le ferite provocate da questi ripetuti furti sono evidenti non solo nei danni materiali, ma anche sul morale delle proprietarie. “È stancante dover continuamente riparare e ripristinare la nostra attività. Non nascondiamo che la tentazione di spostarsi in una zona più sicura comincia a farsi strada,” ammette Silvana.
Nonostante questa ondata di eventi negativi, la determinazione di continuare a gestire il locale è forte. MenaRita ha rappresentato un simbolo di preparazione e resistenza e, nonostante le difficoltà, le proprietarie sono pronte ad accogliere i clienti a braccia aperte. “La nostra passione è più forte delle avversità,” conclude Sabrina, con una nota di ottimismo che fa trasparire il loro attaccamento al lavoro.
La storia di MenaRita offre una lente attraverso cui osservare le difficoltà che affrontano i commercianti nella lotta contro la criminalità. Questi eventi mettono in evidenza la necessità di una maggiore tutela e supporto per le attività vulnerabili in zone che cercano di attrarre clienti e turisti. La speranza è che la resilienza delle proprietarie possa ispirare una risposta collettiva per ristabilire un senso di sicurezza e comunità.