In vista della fine della Maggior Tutela per le bollette della luce, che scatterà alla fine di giugno, aumenta il pressing dei call center nei confronti dei consumatori per spingere gli utenti a cambiare operatore, spesso sotto la minaccia di interruzioni delle forniture o di fatture dai costi esorbitanti. Ma come ci si può difendere dalle telefonate insistenti o aggressive che spesso sfociano in un tentativo di raggiro ai danni dei clienti? Per consentire a tutti di evitare brutte sorprese, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente , che ha appena lanciato una campagna istituzionale radio e tv per indicare tutti gli strumenti a disposizione dei consumatori , ha preparato una serie di tutorial che saranno pubblicati da qui alle prossime settimane: i primi due, già on line, sono dedicati ai call center e ai dubbi sulle prossime scadenze che riguarderanno il mercato elettrico.
Strumenti per evitare truffe e contratti non richiesti
Partiamo dagli strumenti per evitare truffe o attivazioni di contratti non richiesti. Cosa bisogna fare per proteggersi? La campagna avviata dall’Autorità presieduta da Stefano Besseghini spiega in poche mosse molto chiare quali accorgimenti bisogna adottare, alcune “regole d’oro” facili da mettere in campo. Innanzitutto, nel momento in cui si riceve una telefonata da un call center, occorre ricordare che l’interlocutore è obbligato a identificarsi chiaramente, dichiarando per conto di chi sta chiamando e lo scopo della telefonata e a comunicarti, se lo richiedi, in che modo ha avuto il tuo numero telefonico. È inoltre necessario tenere presente che nessuna Autorità chiama per proporre dei contratti commerciali.
Mai fornire codici Pdr e Pod se non si è interessati
Nel corso della telefonata, poi, suggerisce il messaggio dell’Arera, non bisogna mai fornire i codici Pdr e Pod, che sono i numeri identificativi del contatore del gas e della luce e che sono necessari per il cambio della fornitura. Si tratta di dati “sensibili” che possono dar luogo a raggiri se finiscono nelle mani sbagliate: per questo motivo, quindi, vanno forniti solo se ha intenzione di cambiare contratto e se le condizioni proposte dall’operatore telefonico sono state illustrate con chiarezza e ben comprese dal consumatore.
Quando diventa vincolante il contratto telefonico
Il contratto telefonico normalmente diventa vincolante solo dopo una conferma scritta. Per altre modalità, occorre un consenso esplicito del consumatore che va conservato e reso disponibile su richiesta. Se, invece, l’utente sceglie il consenso per telefono, si può chiedere per tutelarsi se la telefonata è registrata. In caso di tuo interesse, il consumatore può e deve prendersi tutto il tempo necessario a valutare l’offerta e, se occorre, può sempre effettuare un confronto con altre proposte presenti sul mercato attraverso il Portale Offerte dell’Arera .
Come valutare il prezzo finale
Nel momento in cui si esamina il prezzo bisogna sempre verificare che il costo pubblicizzato dall’operatore corrisponda effettivamente alla spesa finale che comparirà in bolletta. Deve essere chiaro e specificato, quindi, se l’offerta è a prezzo fisso o variabile e se include altri beni o servizi aggiuntivi che potrebbero far lievitare il costo oltre le previsioni fatte da chi contatta l’utente telefonicamente per proporgli un cambio dell’attuale fornitura.