Le compagnie aeree che operano presso l’Aeroporto di Capodichino hanno versato una significativa somma di oltre 8 milioni di euro tra il 2015 e il 2023 per affrontare l’impatto acustico generato dai voli sulla città di Napoli. Questi fondi, provenienti dall’Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili , saranno destinati a finanziare interventi di riqualificazione urbana, mirati a migliorare la qualità della vita dei residenti nelle zone più colpite dal rumore del traffico aereo.
Il versamento di 8 milioni di euro, raccolto attraverso l’Iresa, è un importante strumento per la mitigazione dell’impatto acustico sugli abitanti della regione. Questa tassa, introdotta nel 2000 e adottata ufficialmente in Campania nel 2014, ha come obiettivo principale quello di finanziare attività di monitoraggio e disinquinamento acustico nelle aree circostanti gli aeroporti. La Regione Campania ha ricevuto queste risorse, delle quali una gran parte è stata assegnata al Comune di Napoli, vista la sua esposizione ai rumori provocati dai voli.
In particolare, il Comune di Napoli si è assicurato circa il 86% dei fondi a disposizione, dato il rilevante impatto acustico che i voli generano sulle aree urbane. Il restante 14% è stato destinato a Casoria, anche se in misura notevolmente inferiore. Questa ripartizione rispecchia le esigenze di intervento delle municipalità, che si trovano a dover gestire le conseguenze del traffico aereo.
I fondi stanziati dalla Regione Campania verranno impiegati in progetti di riqualificazione urbana, particolarmente nelle Municipalità più esposte ai rumori degli aerei. Le zone interessate, ovvero la III e la VII , beneficeranno di interventi significativi.
Tra le principali azioni previste vi sono 250mila euro per la riqualificazione dell’area verde di piazza Cavour, un luogo centrale per la comunità. Inoltre, l’asilo nido “Aquino” nel Parco Aquino riceverà circa 200mila euro per la riduzione dell’inquinamento acustico, un intervento cruciale considerando la presenza di bambini. Il piano include anche nuove piantumazioni e la creazione di aree verdi interconnesse, il tutto supportato dall’installazione di centraline da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Campania per il monitoraggio costante dell’inquinamento acustico.
Dal 2003, l’aeroporto di Napoli ha attivato un sistema di monitoraggio acustico che si avvale di rilevazioni radar e verifica il rispetto delle procedure anti-rumore. Attualmente, la rete è composta da otto centraline, di cui sei collocate nel comune di Napoli e due a Casoria.
Nonostante gli sforzi, il Comune di Napoli ha presentato contestazioni riguardanti la ripartizione dei fondi Iresa, sottolineando il disagio vissuto dagli abitanti, soprattutto a causa della vicinanza dello scalo aereo a istituzioni come scuole e ospedali, oltre che a siti di interesse culturale. Nel 2023, un nuovo accordo con la Regione ha modificato questa distribuzione, aumentando la percentuale dei fondi destinati ai comuni dal 24,5% al 51%, migliorando così la risposta alle esigenze acustiche della popolazione.
La somma di 8 milioni di euro e le misure associate rappresentano un passo importante verso la valorizzazione degli spazi urbani a Napoli, mirando non solo a ridurre l’impatto del rumore ma anche a contribuire alla creazione di ambienti più sostenibili e vivibili per tutti i cittadini.