Congresso Nazionale S.I.S.S. a Napoli: innovazioni nelle cure dell’ictus e ruolo strategico della prevenzione

Napoli ha ospitato il XXIII Congresso Nazionale della S.I.S.S. , un importante appuntamento che ha richiamato professionisti del settore per discutere delle sfide e delle innovazioni nel campo delle cure per l’ictus. Questo evento ha permesso di focalizzarsi non solo sulle patologie vascolari e sulla gestione dell’emorragia cerebrale, ma anche sulla crescente importanza della prevenzione. Grazie a relatori di alto profilo, come il dottor Vincenzo Andreone e il dottor Paolo Candelaresi, sono emersi progressi significativi che caratterizzano il trattamento dell’ictus in Italia e in Europa.

Innovazioni nel trattamento dell’ictus

Il dottor Vincenzo Andreone, Direttore della UOC di Neurologia & Stroke Unit, ha condiviso con i partecipanti le novità che hanno rivoluzionato l’approccio al trattamento dell’ictus negli ultimi venti anni. Secondo il medico, l’ictus non è più un evento inesorabile, ma un’eventualità che può essere affrontata con strategie terapeutiche innovative. Le nuove terapie, tra cui i trattamenti endovascolari e le tecniche chirurgiche avanzate come l’endoscopia, hanno ampliato le possibilità di recupero per i pazienti. Questo è un grosso passo in avanti, dato che l’ictus rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo.

Inoltre, il dottor Paolo Candelaresi ha annunciato l’arrivo di un nuovo farmaco che ha cambiato le regole del gioco nel trattamento degli ictus ischemici. Questo medicinale permette di avere più tempo per intervenire – fino a 24 ore dall’insorgenza dei sintomi – aumentando le probabilità di sbloccare le arterie chiuse e migliorare così le condizioni del paziente. Tali sviluppi non solo riducono i tassi di mortalità, ma anche la disabilità a lungo termine, rappresentando un’ottima notizia per la comunità medica e i pazienti.

Importanza della prevenzione e collaborazione interdisciplinare

Durante il congresso è emersa l’urgenza di una prevenzione attenta nelle patologie neurologiche e cardiologiche. I professionisti hanno ribadito che la sinergia tra neurologi e cardiologi è diventata cruciale. Una diagnosi precoce e un intervento tempestivo possono fare la differenza nella vita di molte persone. Dottori e infermieri assumono quindi un ruolo fondamentale nella gestione del paziente, garantendo una comunicazione fluida e costante.

Il dottor Rosario Iannacchero, Presidente S.I.S.S., ha sottolineato come la tecnologia e l’intelligenza artificiale stiano conquistando un posto sempre più rilevante nel mondo della neurologia. Durante il convegno è stato presentato il progetto innovativo Stroke.5, che coinvolge alcuni importanti ospedali del Sud Italia. Questa iniziativa ha l’obiettivo di ottimizzare la presa in carico dei pazienti, migliorare l’organizzazione delle Stroke Unit e creare un modello replicabile a livello nazionale.

Gli obiettivi futuri e il modello delle Stroke Unit

Il congresso ha anche messo in evidenza gli obiettivi futuri nell’ambito della cura e assistenza per i pazienti colpiti da ictus. La creazione di un modello gestionale efficiente delle Stroke Unit rappresenta una priorità. I partecipanti hanno potuto confrontarsi su best practice, esperienze e strategie, contribuendo così a rafforzare la rete di assistenza. Sotto la guida di ospedali di riferimento come il Cardarelli di Napoli, il Garibaldi di Catania e l’Università Ospedaliera Dulbecco di Catanzaro, si punta a costruire un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori, dal personale medico a quello paramedico.

In un contesto in cui l’ictus continua a essere una delle principali sfide per la salute pubblica, il XXIII Congresso Nazionale S.I.S.S. si è affermato come un catalizzatore per significative innovazioni nel campo della neurologia e della prevenzione. La strada da percorrere è ancora lunga, ma gli sforzi concertati di professionisti del settore promettono di migliorare profondamente le prospettive per i pazienti e le loro famiglie.

Published by
Valerio Bottini