Consiglio Comunale di Pomigliano: bocciate mozioni su sicurezza e tariffe, focus su nuovi permessi edilizi

L’ultima seduta del Consiglio Comunale di Pomigliano, tenutasi il 21 novembre 2024, ha evidenziato l’acceso dibattito tra la maggioranza e le forze di opposizione. Durante l’incontro, diverse mozioni presentate dalle opposizioni, miranti a introdurre misure per migliorare la sicurezza, rivedere le tariffe delle strisce blu e gestire il traffico, sono state bocciate. Questo episodio mette in luce una divergenza fondamentale tra le priorità espresse dalla Giunta e quelle percepite dalla cittadinanza.

Le mozioni bocciate: sicurezza e tariffe

Nel corso della riunione, i membri dell’opposizione hanno sottolineato la crescente preoccupazione dei cittadini riguardo alla sicurezza in città, portando come esempio la presenza di episodi di violenza e microcriminalità. Nonostante le argomentazioni delle forze di opposizione, che basavano le loro proposte su dati e relazioni del Comandante della Polizia Municipale, la Giunta e la maggioranza consiliare hanno respinto le mozioni, sostenendo che nella città non si registrano violazioni significative. Questo scenario ha destato dubbi tra i cittadini, che continuano a percepire la sicurezza come una priorità vitale.

É interessante notare che, a fronte delle richieste di introduzione di misure per la sicurezza e di una revisione delle tariffe per le strisce blu, finalizzate a una migliore gestione del traffico e dell’occupazione degli spazi pubblici, l’amministrazione ha semplicemente ignorato queste problematiche. È emersa, così, una frattura tra le esigenze espresse dalla comunità e le scelte politiche della maggioranza.

Permessi a costruire sotto sequestro: un tema controverso

Oltre alla bocciatura delle mozioni, il Consiglio Comunale ha focalizzato la propria attenzione su un nuovo permesso di costruzione in un’area di via Masarda, attualmente sotto sequestro e oggetto di un procedimento penale. La decisione della Giunta di sostenere tale sviluppo ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e l’etica delle scelte edilizie in corso.

Critiche sono emerse anche sul fatto che si utilizzi la questione dell’housing sociale come un pretesto per autorizzare la ripresa di lavori in un cantiere sequestrato. Le articolate esigenze di spazi abitativi da garantire alla popolazione vengono, secondo alcune voci contrarie, strumentalizzate. Queste scelte sollevano interrogativi sull’interesse pubblico e sull’integrazione del progetto con le reali necessità della comunità di Pomigliano, che si sente distante dai processi decisionali.

Il contrasto tra interesse pubblico e privato

La discussione accesa ha messo in evidenza l’alternanza fra istanze di interesse pubblico e le scelte orientate prevalentemente verso affari privati. Mentre le opposizioni si sono impegnate nella formulazione di proposte tese a migliorare la vivibilità della città, la maggioranza sembra privilegiare interventi che potrebbero avvantaggiare a lungo termine solo alcuni privati. È evidente che le scelte politiche dell’amministrazione, ben lontane dalle sollecitazioni dei cittadini, pongono domande sulla direzione futura della pianificazione urbana.

Le critiche espresse dagli esponenti di Rinascita, Carla Mercogliano e Vito Fiacco, nonché da Marco Iasevoli, del gruppo PER, sottolineano come la gestione attuale stia sorvolando su tematiche cruciali, dimenticando il vero “interesse pubblico” che dovrebbe guidare le politiche locali. Le proposte avanzate dall’opposizione non hanno trovato un adeguato riscontro, lasciando la cittadinanza incerta riguardo al futuro della propria sicurezza e della regolamentazione del territorio.

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Filippo Grimaldi