Il prossimo martedì, il Consiglio Regionale della Campania ospiterà un convegno intitolato “Minori: Mare dentro, male fuori“. L’evento, previsto dalle 10 alle 17, è organizzato dal Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, in collaborazione con la Conferenza Nazionale dei Garanti Territoriali e l’Ordine degli Assistenti Sociali della Campania. Questo incontro rappresenta un’importante occasione di riflessione e confronto sulle problematiche legate alla giustizia minorile, al disagio e alla devianza.
La giornata inizierà con i saluti istituzionali da parte di figure chiave nel panorama politico e sociale locale. Gennaro Oliviero, Presidente del Consiglio Regionale della Campania, aprirà il convegno, seguiti dalla Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali, Gilda Panico, e dal membro del Coordinamento della Conferenza Nazionale dei Garanti, Bruno Mellano. Il Garante Samuele Ciambriello guiderà la prima sessione, concentrata sulla giustizia minorile. Alla sessione prenderanno parte autorevoli esponenti del settore tra cui Antonio Sangermano, Capo Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità, e numerosi magistrati come Margherita Di Giglio, Piero Avallone e Maria De Luzenberger.
Inoltre, contribuiranno al dibattito anche rappresentanti di organizzazioni e associazioni che operano nel campo dei diritti dei minori. Tra questi ci saranno Tonino Palmese, Presidente della Fondazione Polis, Silvia Ricciardi, Presidente dell’Associazione Jonathan, e la docente Lucia Risicato, che porteranno esperienze e prospettive diverse sulla giustizia minorile. La prima sessione si propone di fare luce sulle attuali criticità del sistema e proporre soluzioni orientate alla riforma e al miglioramento delle condizioni dei minori coinvolti nel sistema giudiziario.
Dopo una pausa, i lavori riprenderanno alle 12 con una sessione dedicata a tematiche specifiche della giustizia minorile, presieduta dal Garante dei detenuti della Regione Toscana, Giuseppe Fanfani. Qui interverranno Nicola Palmiero, Direttore del Centro per la Giustizia Minorile della Campania, insieme a Mario Serio, componente del Collegio del Garante Nazionale dei Diritti delle Persone Private della Libertà, e Patrizia Imperato, Procuratrice. La direttrice dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni della Campania, Carmela Ianniello, e la referente di Antigone Campania, Marika La Pietra, porteranno ulteriori contributi al dibattito.
Questo segmento del convegno è particolarmente rilevante per discutere su come le istituzioni possono rispondere adeguatamente ai bisogni dei minorenni e migliorare le condizioni di vita all’interno degli Istituti Penitenziari. Si parlerà di riforme necessarie per passare da un modello focalizzato sulla custodia a uno che favorisca il reinserimento sociale e la crescita personale dei minori.
Il pomeriggio sarà dedicato a una seconda sessione che avrà inizio alle 15:30, presieduta da Valentina Calderone, Garante dei Diritti dei Detenuti del Comune di Roma. In questa fase, il dibattito si concentrerà su tematiche cruciali come il disagio sociale, la devianza e la microcriminalità tra i minori. Gli interventi includeranno figure importanti come Anna Ansalone, tesoriere del Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali, e Paola Brunese, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Napoli, che contribuiranno con analisi e dati sulla situazione attuale.
La presenza di Valentina Farina, Vicepresidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Puglia, e Giovanni Galano, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Campania, arricchirà ulteriormente il dibattito, portando esperienze dirette e testimonianze da parte di associazioni e comunità operanti nell’ambito del supporto ai minori. Saranno presenti anche Don Luigi Merola e Padre Jonny Morello, che porteranno la loro visione pastorale e sociale sulla prevenzione e sull’importanza di un supporto adeguato per i giovani in difficoltà.
Samuele Ciambriello, Garante campano, sottolinea come la giustizia minorile stia attraversando una fase critica. Secondo le sue dichiarazioni, “il sistema attuale tende a un approccio che criminalizza i minori anziché supportarli”, evidenziando un incremento significativo di adolescenti in istituti penitenziari minorili. Ciambriello mette in luce che “la semplice custodia non risolve i problemi, ma anzi aggrava il malessere,” come dimostrano i recenti atti di protesta avvenuti in molte strutture.
Il convegno si propone quindi di rafforzare un messaggio importante: è fondamentale passare dalla mera custodia all’accudimento e alla prevenzione. Attraverso la condivisione di buone pratiche e di esperienze positive, i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare come un approccio più umano e integrato possa davvero fare la differenza per i giovani in difficoltà e prevenire la devianza e la microcriminalità.