Il car-surf sta rapidamente guadagnando popolarità in Napoletano, un fenomeno inquietante che coinvolge giovani che si sdraiano su tavole da surf poste sul tetto delle auto mentre questi veicoli sfrecciano a grande velocità . Ultimamente, le immagini di queste acrobazie pericolose sono emerse sui social media, sollevando preoccupazioni riguardo alla sicurezza stradale e alla salute pubblica nella regione.
la denuncia di un deputato
Le parole di Francesco Emilio Borrelli
Recentemente, il deputato Francesco Emilio Borrelli ha espresso la sua preoccupazione per questo comportamento irresponsabile che ha preso piede soprattutto nella frazione di Monteruscello, nel comune di Pozzuoli. In un comunicato, Borrelli ha affermato: “Questi sciagurati rischiano non solo di farsi male ma di causare pericolosi incidenti.” Le sue affermazioni sottolineano come la questione non si limiti a chi pratica direttamente il car-surf, ma si estenda a tutti coloro che condividono la strada con questi giovani imprudenti.
Rischi per la sicurezza pubblica
Le immagini e i video catturati durante queste acrobazie mostrano strade che sembrano isolate, ma non è raro notare l’approssimarsi di altre auto. Questo incremento del rischio mette in evidenza quanto possa essere pericoloso non solo per i car-surfisti ma anche per gli altri conducenti e pedoni che si trovano nel raggio d’azione di tali manovre audaci. Borrelli ha aggiunto che “non rispettano le più basilari regole del codice stradale, del vivere civile e della morale.” Questa affermazione sottolinea la necessità di un maggiore rispetto delle norme, che sono fondamentali per garantire la sicurezza di tutti.
reazioni della comunità e delle istituzioni
Preoccupazione tra i cittadini
Le reazioni a questi atti di imprudenza non si sono fatte attendere. Molti residenti di Monteruscello hanno espresso preoccupazione e indignazione per il crescente numero di giovani coinvolti in questa pratica. Alcuni di loro hanno evidenziato come la mancanza di rispetto per la sicurezza stradale stia mettendo in pericolo non solo gli attori di queste acrobazie, ma anche le vite di chi quotidianamente percorre le strade locali.
Interventi delle autorità locali
Le autorità locali stanno monitorando attentamente la situazione per poter intervenire tempestivamente. La stessa denuncia avanzata dal deputato Borrelli ha sollecitato possibili misure più severe nei confronti di chi pratica car-surf. Le forze dell’ordine potrebbero avviare controlli più rigorosi e incrementare le sanzioni per dissuadere comportamenti rischiosi. Intanto, si fa appello a una maggiore educazione in materia di sicurezza stradale, specialmente tra i giovani, per prevenire incidenti e tragedie.
il ruolo dei social media nel fenomeno
La diffusione virale di video e sfide
I social media svolgono un ruolo cruciale nell’espansione del fenomeno del car-surf. Video che mostrano questi atti di sfida vengono condivisi e visualizzati da migliaia di utenti, alimentando una sorta di cultura del rischio tra i giovani. La ricerca di approvazione e visibilità online sembra spingere i giovani a cimentarsi in atti sempre più estremi pur di ottenere notorietà sui canali social.
Necessità di responsabilizzazione
Questo porta a interrogarsi sulla responsabilità dei social media nel promuovere comportamenti rischiosi. Le piattaforme dovrebbero considerare l’implementazione di meccanismi di controllo più severi per monitorare contenuti potenzialmente pericolosi. Solo attraverso una maggiore responsabilizzazione si può sperare di arginare fenomeni come il car-surf e proteggere tanto i praticanti quanto gli altri utenti della strada.
L’adeguata sensibilizzazione su questi temi è fondamentale per limitare il fenomeno e garantire una maggiore sicurezza nelle comunità .