Nel corso del 2024, il mercato dei prodotti second hand continua a guadagnare terreno tra i consumatori italiani, che mostrano sempre maggiore interesse verso l’acquisto e la vendita di beni usati. Le statistiche evidenziano che il 64% degli italiani acquista regolarmente articoli di seconda mano e un incoraggiante 86% si dedica annualmente alla vendita di oggetti inutilizzati, segnando così un cambiamento significativo nelle abitudini di consumo del Paese. Questo fenomeno non è solo legato a fattori economici, ma è anche un riflesso di una crescente consapevolezza verso pratiche di consumo più sostenibili.
Le motivazioni della compravendita second hand
Inflazione e prezzo come fattori chiave
In un contesto economico inflazionistico, l’attenzione al prezzo gioca un ruolo primario nelle decisioni di acquisto. Infatti, per il 95% degli intervistati, il costo rappresenta un criterio determinante. Tuttavia, l’approccio alla compravendita di beni second hand si differenzia. Un’indagine ha rilevato che il 53% degli acquirenti è motivato dal desiderio di un consumo più responsabile, alla ricerca di prodotti unici, fuori produzione o con una storia specifica. Ciò suggerisce che l’acquisto di articoli usati non è solo una questione di risparmio, ma anche di scelta etica e personale.
Motivazioni emotive nella vendita
Parallelamente, il 71% di coloro che vendono articoli di seconda mano lo fa per ridurre l’accumulo in casa, favorire uno stile di vita più sostenibile, supportare altri consumatori e, non da ultimo, per adottare uno stile più alla moda e personalizzato. Questa motivazione trascende il semplice aspetto economico, toccando corde emotive e sociali che rendono l’atto di vendere e acquistare oggetti usati un comportamento sempre più apprezzato.
Le prospettive future
Un mercato in continua evoluzione
Le aspettative per il mercato second hand in Italia si sono rivelate ottimistiche. Più della metà degli acquirenti di prodotti usati è convinta che entro cinque anni questa tipologia di acquisti diventerà una delle prime scelte. Inoltre, oltre un terzo dei consumatori prevede di incrementare la quantità di articoli di seconda mano acquistati, superando così i prodotti nuovi.
Entro il 2030, il panorama del consumo second hand è destinato a mutare ulteriormente: il 93% dei consumatori si impegnerà a riflettere maggiormente sulla reale necessità di un prodotto prima dell’acquisto, mentre l’85% preferirà vendere le proprie cose in modo che possano essere riutilizzate da altri, piuttosto che tenerle inutilizzate.
Richiesta di sostenibilità e trasparenza
Un altro aspetto significativo è la crescente richiesta di sostenibilità e trasparenza. L’80% dei consumatori vorrebbe visualizzare l’impatto ambientale dei propri acquisti, il 71% preferirebbe un prodotto di qualità usato a uno nuovo ma scadente. Inoltre, un sorprendente 90% degli intervistati sarebbe favorevole a etichette che informino sulla durata, composizione e riciclabilità dei beni.
Nuovi modelli di consumo second hand
Crescita dei prodotti ricondizionati
Nell’ambito del second hand, si sta assistendo a un aumento dell’attenzione nei confronti dei prodotti ricondizionati, ovvero articoli usati che sono stati sottoposti a revisioni e garanzie professionali. Attualmente, il 60% dei consumatori ha dichiarato di aver acquistato più frequentemente questi articoli rispetto all’anno precedente. Si prevede che entro cinque anni, otto acquirenti su dieci opteranno per articoli ricondizionati tanto quanto per quelli nuovi, dimostrando un cambiamento significativo nel comportamento d’acquisto.
Wallapop e la crescita del mercato second hand
Uno dei principali attori nella vendita di second hand in Italia è Wallapop, che ha recentemente celebrato il suo terzo anniversario nel Paese. Con 19 milioni di utenti attivi nei mercati di Italia, Spagna e Portogallo, la piattaforma ha registrato nel nostro Paese una crescita del 124% nelle transazioni e dell’89% nelle visite mensili rispetto all’anno precedente. Gli annunci pubblicati hanno subito un incremento del 97%, con una forte preferenza per la categoria Tecnologia ed Elettronica, che ha visto quasi raddoppiare i prodotti messi in vendita.
Le dichiarazioni di Pol Fábrega, responsabile della sostenibilità di Wallapop, sottolineano quanto la transizione verso il second hand sia diventata una risposta concreta alle attuali esigenze economiche, combinando sostenibilità e riduzione del potere d’acquisto.