Nel 2024, si prevede che circa 390.100 italiani riceveranno una diagnosi di cancro. Questo numero, sebbene in leggera diminuzione rispetto agli anni precedenti, solleva interrogativi sulla salute pubblica e sull’adeguatezza delle strategie di prevenzione e cura. A evidenziarlo è il recente censimento “I numeri del cancro in Italia 2024“, presentato a Roma, frutto di un lavoro congiunto di diverse associazioni. La diffusione del carcinoma mammario, dei tumori al colon-retto e altri, richiede una riflessione profonda sullo stato della salute dei cittadini italiani.
L’analisi dell’Associazione Italiana Oncologia Medica rivela che i tumori più comunemente diagnosticati nel 2024 includono il carcinoma della mammella, con 53.686 nuovi casi, seguito dal cancro al colon-retto , ai polmoni , alla prostata e alla vescica . La situazione mostra una certa stabilità rispetto agli anni passati, con solo una lieve flessione rispetto ai 395.900 casi del 2023 e ai 391.700 del 2022. Questo fa emergere la necessità di un continuo monitoraggio e di sforzi maggiori per garantire diagnosi tempestive e trattamenti efficaci.
Il censimento ha anche analizzato la mortalità giovanile per cancro, sottolineando una significativa diminuzione negli ultimi quindici anni. Nei giovani adulti tra i 20 e i 49 anni, i decessi sono calati del 21,4% tra le donne e del 28% tra gli uomini. In particolare, la mortalità per carcinoma polmonare è diminuita drasticamente, con un abbattimento del 46,4% tra le donne e del 35,5% tra gli uomini.
Il rapporto mette in luce i progressi ottenuti nei programmi di screening. Nel 2023, la copertura della popolazione è cresciuta, raggiungendo il 49% per il screening mammografico, il 47% per quello cervicale e il 32% per il colorettale. Tuttavia, emergono ampie disparità territoriali: le regioni del sud Italia evidenziano tassi di adesione più bassi rispetto al resto del paese.
Oltre ai programmi di screening, è evidente la necessità di migliorare gli stili di vita. Attualmente, circa il 24% degli adulti fuma, e un terzo della popolazione è in sovrappeso, con il 10% classificato come obeso. Anche il consumo di alcol crea preoccupazioni, con il 18% degli adulti a rischio. Negli ultimi anni, la sedentarietà è aumentata, evidenziando la necessità di interventi mirati per promuovere uno stile di vita attivo e sano.
Un dato positivo è rappresentato dal numero crescente di persone che sopravvivono dopo una diagnosi di cancro, attualmente stimato intorno ai 3,7 milioni in Italia. Questo dato è incoraggiante, poiché indica che molte di queste persone possono sperare di avere un’aspettativa di vita paragonabile a quella di individui non affetti da neoplasie. Nonostante questa tendenza, permangono delle sfide, principalmente nelle aree legate ai programmi di screening e a stili di vita problematici.
Dall’analisi si evince che la probabilità di guarigione varia notevolmente a seconda dei tipi di tumore e delle fasi in cui viene diagnosticato. Ad esempio, il carcinoma mammario mostra una probabilità del 73%, che scende drasticamente in fasi più avanzate. Questo mette in evidenza l’importanza di una diagnosi precoce, che può migliorare notevolmente le possibilità di sopravvivenza.
Esperti del settore, come il presidente di Aiom, Francesco Perrone, hanno evidenziato come la situazione dei fattori di rischio legati al cancro rimanga allarmante. “Le riforme necessarie per affrontare il tabagismo e lo stile di vita poco salutare devono essere una priorità.” I dati presentati non solo evidenziano il numero di nuovi casi, ma anche la situazione critica per quanto riguarda la prevenzione e la cura nei contesti più vulnerabili, come le carceri e le zone di guerra.
Le sfide restano molteplici: dal miglioramento della copertura dei programmi di screening all’educazione della popolazione verso uno stile di vita più sano. “Le politiche sanitarie devono quindi andare di pari passo con strategie di sensibilizzazione e di intervento concreto, per garantire che tutti gli italiani possano accedere a cure adeguate e preventive.”
L’analisi dei numeri del cancro in Italia nel 2024 rappresenta un importante campanello d’allarme. È fondamentale affrontare con determinazione le sfide del presente, affinché la salute dei cittadini possa essere preservata e migliorata negli anni a venire.