L’analisi economica recente ha rivelato una certa resilienza tra le famiglie campane, nonostante le difficoltà provocate dall’aumento del costo della vita e dai tassi di interesse elevati. Secondo un rapporto della Federazione Autonoma Bancari Italiani, la ricchezza finanziaria in Campania ha registrato un incremento significativo, rivelando tendenze economiche in controtendenza rispetto al resto d’Italia. Scopriamo i dettagli e le dinamiche di questa crescita in diverse province della regione.
La resilienza è una qualità intrinseca delle famiglie campane che si manifesta non solo nei momenti di crisi, ma anche nella gestione delle proprie finanze. La capacità di affrontare situazioni avverse senza abbattersi è diventata una caratteristica distintiva, che ora si riflette anche nei dati economici. Nonostante l’inflazione, che nel mese di agosto 2023 ha mostrato una flessione all’1,1%, e l’alto costo del denaro, le famiglie campane hanno dimostrato una sorprendente reazione positiva, incrementando i propri risparmi e accendendo nuovi prestiti.
Secondo il rapporto Fabi, nel periodo compreso tra marzo 2023 e marzo 2024, la ricchezza finanziaria delle famiglie campane è aumentata di oltre 7 miliardi di euro, raggiungendo un totale di 123,8 miliardi. Questo incremento rappresenta una crescita del 6,1%, dovuta principalmente all’aumento sostanziale di titoli di stato, obbligazioni, azioni e fondi di investimento, che nel portafoglio delle famiglie campane ha visto un incremento del 25,9%, superando la media nazionale del 21,2%. Tuttavia, è importante notare che la raccolta diretta ha subito un lieve calo dello 1,1%, sebbene inferiore alla media nazionale che ha visto un decremento del 2,8%.
La provincia di Napoli emerge come la principale area di crescita economica, con un incremento della ricchezza finanziaria pari a oltre 4 miliardi di euro, arrivando a sfiorare i 65 miliardi. Nonostante una contrazione dei depositi di circa 693 milioni , la raccolta indiretta ha registrato un notevole aumento del 24,4%, contribuendo a una crescita percentuale del 6,6%. Questi risultati evidenziano la capacità di risparmiatori napoletani di diversificare e investire in strumenti finanziari più redditizi.
Anche la provincia di Salerno ha mostrato un aumento significativo, con risparmi che hanno raggiunto quota 23,8 miliardi. Questo incremento è stato alimentato da una crescita di titoli di stato e fondi di investimento, che hanno registrato un aumento di 1,6 miliardi rispetto ai depositi, che hanno subito un leggero calo di 290 milioni .
Le province di Caserta, Avellino e Benevento hanno visto un andamento positivo della ricchezza finanziaria. In particolare, Caserta ha visto un aumento di 970,9 milioni , grazie a un incremento della raccolta indiretta di 942 milioni , portando la ricchezza totale a 17,2 miliardi. Anche Avellino ha sperimentato un aumento considerevole, con i risparmi delle famiglie incrementati di 543,4 milioni .
Analizzando il credito concesso alle famiglie, i dati mostrano un andamento paradossale rispetto alla media nazionale. Infatti, mentre in Italia i prestiti alle famiglie hanno subito un calo di 5,2 miliardi , in Campania si è registrato un incremento di poco oltre 100 milioni . Questo dato suggerisce che le famiglie campane continuano a ricorrere al credito come strumento per affrontare le difficoltà e pianificare il futuro, differente rispetto alla tendenza di altre regioni italiane.
La resilienza economica delle famiglie campane, evidenziata da questi risultati, offre spunti di riflessione su come le comunità possano affrontare le sfide economiche con determinazione e strategia, consolidando una cultura del risparmio e dell’investimento che sembra contrapporsi alle tradizionali difficoltà economiche.