Nell’ultimo periodo, l’area dei Campi Flegrei è stata al centro dell’attenzione a causa di una serie di eventi sismici rilevanti. La sala operativa di Napoli di Ingv ha registrato quasi 3mila terremoti dall’inizio dell’anno, segnalando un aumento dell’allarme tra la popolazione, soprattutto in seguito all’ultimo sciame sismico avvenuto nella serata del 20 maggio. Questo evento ha generato circa 150 terremoti, con un evento di magnitudo 4.4 che si è distinto come il più energico dall’inizio della crisi bradisismica nel 2005. L’Osservatorio Vesuviano ha localizzato l’epicentro vicino alla Solfatara, nel comune di Pozzuoli, provocando lo sgombero precauzionale di 39 famiglie e del carcere femminile di Pozzuoli.
Il professor Carlo Doglioni, presidente di Ingv, ha evidenziato che i Campi Flegrei sono un vulcano attivo, con il fenomeno del bradisismo strettamente collegato alla presenza di una camera magmatica in profondità. Questa camera rilascia gas, fluidi e magma che si riposiziona a livelli più superficiali, generando un sollevamento del terreno. Doglioni sottolinea che il bradisismo è un fenomeno già noto nella zona, con precedenti evacuazioni avvenute 40 anni fa. L’attuale aumento di velocità del sollevamento del terreno, passato da un centimetro al mese a due-tre centimetri al mese, rappresenta un fattore di preoccupazione considerando i precedenti storici di sollevamenti fino a nove centimetri al mese durante la crisi bradisismica del 1983-84 e di 14 metri durante l’ultima grande eruzione.
Gli eventi sismici recenti nei Campi Flegrei riflettono un’accelerazione del fenomeno del sollevamento del terreno, con picchi fino a quattro centimetri al mese. L’andamento attuale si attesta intorno ai due centimetri al mese, ma rimane incerto considerando la dinamicità del vulcano e la sua storia geologica. La popolazione locale vive in un costante stato di allerta e le autorità preposte sono impegnate nel monitorare attentamente la situazione per garantire la sicurezza dei cittadini. La storia geologica dei Campi Flegrei rappresenta un importante punto di riferimento per comprendere e gestire al meglio le attuali criticità sismiche e vulcaniche che affliggono la zona.