Nell’affascinante cornice dei Globe Soccer Awards tenutisi a Dubai, Cristiano Ronaldo ha conquistato il prestigioso titolo di miglior giocatore dell’anno in Medio Oriente. Alla cerimonia, il fuoriclasse portoghese attualmente in forza all’Al Nassr ha colto l’occasione per esprimere le sue aspirazioni future nel mondo del calcio, aprendo le porte a una serie di speculazioni e riflessioni sul suo cammino ancora da tracciare.
Cristiano Ronaldo e il suo futuro nel calcio
Cristiano Ronaldo ha rivelato in modo diretto la sua attuale mentalità riguardo al futuro: “Ora voglio solo godermi il calcio. Poi pianificherò il mio ritiro, che potrebbe essere tra uno o due anni, non lo so ancora.” L’astinenza dal definire un chiaro periodo di ritiro sottolinea un approccio più rilassato da parte dell’iconico calciatore, il quale, pur avvicinandosi ai 40 anni, sembra mantenere una grande motivazione e determinazione nel proseguire la sua carriera. La promessa di continuare finché sentirà la giusta spinta interiore è un indicativo della sua passione per il gioco, un sentimento raro e prezioso nel mondo del calcio.
Ronaldo ha altresì voluto chiarire che una volta venuta meno la motivazione, sarà pronto a porre fine alla sua carriera. “Il giorno in cui non mi sentirò più motivato, mi ritirerò,” ha affermato, segnalando un desiderio di autenticità e rispetto verso se stesso e i suoi tifosi. Le sue parole rivelano un profondo attaccamento alla professione e alla dedizione richiesta a un atleta del suo calibro. Questo solleva interrogativi sulla sua prossima fase di vita e su come intende gestire il passaggio da giocatore a ex calciatore, seguendo l’onda di altri grandi nomi del calcio mondiale.
Un possibile futuro da proprietario di una squadra?
Il fuoriclasse ha speso alcune parole sul suo potenziale futuro al di fuori del campo di gioco. “Non sono un allenatore, non lo diventerò mai. Non mi vedo nemmeno presidente di un club, ma potrei diventare proprietario di una squadra,” ha dichiarato, lasciando aperta la possibilità di intraprendere un nuovo percorso professionale. Con un sorriso enigmatico, Ronaldo ha esclamato che eventuali decisioni in merito dipenderanno da vari fattori e opportunità , suggerendo che le massime ambizioni per il futuro sportivo non siano state del tutto abbandonate.
Questa visione imprenditoriale potrebbe riflettere la sua volontà di rimanere connesso al mondo del calcio anche dopo il ritiro dai campi. Per il momento, le sue energie sono concentrate sul gioco e sul suo attuale club, ma il suo interesse a esplorare altri ruoli nel settore resta visibile.
L’impatto di Cristiano Ronaldo sulla Saudi Pro League
Sul fronte della sua esperienza nel campionato saudita, Ronaldo non ha risparmiato complimenti. Ha dichiarato di essere “felicissimo di giocare in Arabia Saudita“ e ha enfatizzato che il suo arrivo ha attirato l’attenzione di altri grandi nomi nella scena calcistica globale. “Quando sono arrivato avevo detto che tanti grandi giocatori sarebbero venuti a giocare qui ed è successo,” ha spiegato, dimostrando di essere un importante fattore di attrazione per il campionato.
L’ex giocatore del Manchester United ha anche accennato alla competitività del campionato saudita, sostenendo che possa competere bene con altri tornei europei. Ronaldo ha dichiarato senza esitazioni che “il campionato saudita sia migliore rispetto al campionato francese.” Questa affermazione sorprendente si basa su una considerazione pratica: le sfide uniche legate al clima locale, con temperature che possono raggiungere i 40 gradi. “Giocare a 38-39-40 gradi è difficile, provate a sprintare con queste temperature e vedrete,” ha avvertito.
Insomma, l’impatto di Cristiano Ronaldo sulla Saudi Pro League appare significativo non solo in termini economici, ma anche a livello di crescita del calibro e della qualità del torneo. Il suo approccio al gioco, unito alla sua carriera e alla sua notorietà , pone le basi per un futuro interessante e per lo sviluppo del calcio nella regione.