L’industria turistica della Campania sta attraversando un periodo critico, secondo un recente report della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa della Campania Nord. Il presidente Vincenzo Santo ha lanciato un appello per supportare le imprese locali, fortemente colpite da un significativo calo dei consumi e da una distribuzione disomogenea delle presenze turistiche.
Il calo dei consumi turistici in Campania
Un’analisi della situazione attuale
Il settore turistico campano, strategico per l’economia regionale, sta sperimentando un abbattimento dei consumi che non si osservava da tempo. Durante le prime settimane della stagione estiva, gli albergatori e i ristoratori del napoletano e del casertano hanno notato una contrazione nelle vendite rispetto agli anni precedenti, evidenziando una crisi che non sembra circostanziale ma strutturale. Secondo le dichiarazioni di Santo, questo trend negativo è attribuibile a vari fattori, tra cui la crescente attesa economica e l’assenza di una pianificazione concreta e strategica nel settore turistico.
Le zone turistiche che normalmente avrebbero dovuto essere affollate si stanno trovando con un numero di arrivi significativamente inferiore. Le località maggiormente promosse, infatti, presentano un’affluenza ben al di sopra della media, mentre altre, che storicamente attraggono visitatori, sono praticamente deserte. Questa disparità ha costretto molti imprenditori a lottare per mantenere le proprie attività a galla, cercando di attuare misure creative, pur tra una crisi che non accenna a risolversi.
Le sfide per gli imprenditori locali
La situazione si fa ancor più preoccupante se si considerano i fattori esogeni, come l’aumento del costo della vita e la riduzione della capacità di spesa delle famiglie. Indicazioni da parte degli esperti suggeriscono che la crisi del turismo non è un problema isolato, ma è parte di un quadro certamente più ampio, che colpisce anche il settore della ristorazione e dei servizi. Il presidente di CNA Campania Nord ha sollevato l’allerta, invitando le istituzioni a intervenire con urgenza attraverso un piano dedicato agli stagionali, che si trova al centro di queste turbolenze.
La necessità di una pianificazione turistica efficace
Interventi per una ripresa stimolante
La Confederazione ha evidenziato che, nonostante siano stati compiuti significativi passi in avanti per la tutela del mare e della costa, la pianificazione turistica rimane carente. Santo sottolinea che già dall’inizio dell’inverno, CNA ha reiterato la necessità di una strategia ben definita volta a promuovere il turismo in modo uniforme su tutto il territorio. L’assenza di un piano di sviluppo turistico ha reso difficile per le imprese ottimizzare le risorse disponibili e incrementare l’affluenza nelle aree meno fortunatamente visitate.
Il declino delle presenze si inserisce in un contesto più ampio di crisi economica, dove le famiglie italiane si trovano a fronteggiare un carico sempre più pesante di spese quotidiane, con conseguenze nefaste anche per i settori turistico e commerciale. Ciò ha portato a una diminuzione della fidelizzazione della clientela, che privilegia vacanze più brevi e meno costose, limitando quindi la spesa nei settori turistici regionali.
Urgenza di misure straordinarie
In questo scenario, il presidente di CNA Campania Nord ha messo in evidenza la questione della Direttiva Bolkestein, un tema cruciale. La mancanza di un intervento legislativo chiaro potrebbe comportare la chiusura di molti esercizi stagionali, così come del deterioramento del patrimonio imprenditoriale locale. È necessaria un’azione immediata affinché il comparto turistico possa far fronte a un possibile inverno difficile, dovuto alla continua instabilità economica.
L’attività di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni e delle autorità competenti è essenziale. Le proposte di CNA puntano a creare un piano per sostenere gli imprenditori in difficoltà, attivando risorse per far fronte a questa crisi. Solo così sarà possibile affrontare la drammaticità della situazione attuale e fornire un ristoro al settore che è da sempre motore di crescita per l’economia campana.