La prima prova cronometrata della discesa sulla pista Stelvio di Bormio ha visto un grande inizio per il francese Cyprien Sarrazin, che ha messo a segno il miglior tempo. Con una prestazione convincente, Sarrazin ha fissato il cronometro a 1’54″48, ma il giovane italiano Mattia Casse ha mostrato il proprio talento avvicinandosi al suo tempo. Questo evento è particolarmente significativo in vista della discesa di sabato, in cui i concorrenti dovranno dimostrare le loro abilità su un tracciato noto per le sue insidie e sfide tecniche.
Gli atleti in pista e le loro performance
Nella prima prova, diversi atleti hanno avuto l’opportunità di affrontare le difficoltà del tracciato valtellinese. Oltre a Sarrazin e Casse, anche Dominik Paris, il re della Stelvio con sette vittorie, è sceso in pista. Nonostante sia uscito senza conseguenze da questa sessione, ha dovuto affrontare un tracciato particolarmente complesso. Gli atleti hanno trovato una pista “mossa” che ha richiesto un perfetto equilibrio tra aggressività e prudenza.
Mattia Casse ha chiuso la prova con un distacco di 1″07 da Sarrazin, confermando la sua forma dopo il primo successo nella discesa della Val Gardena. Il giovane sciatore ha rivelato, al termine della sua prova, di aver accolto le sfide del tracciato: “La Stelvio mossa e già bella intensa ci ha fatto digerire subito il panettone”, ha dichiarato Casse, sottolineando l’importanza di risparmiare energie, soprattutto sui tratti più impegnativi come il muro di San Pietro.
Le condizioni del tracciato e le aspettative
Le condizioni della pista hanno giocato un ruolo fondamentale in questa prima prova. Con un terreno che esalta le asperità tipiche della Stelvio, molti atleti hanno dovuto prendere confidenza con una superficie che, sebbene non fosse ghiacciata come in altre edizioni, ha presentato comunque delle difficoltà. L’approccio strategico dei concorrenti è stato evidente, con diversi sciatori che hanno scelto di non prendere troppi rischi e di adattarsi alle peculiarità del tracciato.
Un altro atleta da tenere d’occhio è stato lo svizzero Alexis Monney, che ha registrato un tempo di +1″17, piazzandosi terzo nella classifica provvisoria. Ryan Cochran-Siegle si è posizionato subito dietro di lui, mentre Christof Innerhofer ha dimostrato di essere in forma, chiudendo quinto a 1″41 dal tempo di Sarrazin. Giovanni Franzoni ha fatto bene, finendo nono a 2″00 dal leader, lasciando ben sperare per il resto della competizione.
Le dichiarazioni post-prova
Le dichiarazioni post-prova degli atleti hanno messo in luce il grado di difficoltà della Stelvio. Dominik Paris ha detto chiaramente di avere fatto fatica, trovando la pista “molto mossa”. Per lui, il futuro si prospetta come una sfida da cui apprendere, considerando le “nevi diverse” e la necessità di adattamento. “Vediamo domani cosa si riesce a fare”, ha commentato, dando un’idea della determinazione necessaria in vista della seconda prova.
La prossima giornata promette ulteriore intensità, con gli atleti pronti a sfidarsi nuovamente sul freddo tracciato di Bormio. La seconda e ultima prova è attesa per vedere come si definiranno le strategie e le performance in vista della competizione principale di sabato. L’attenzione resta alta e gli sportivi si preparano a dare il massimo.