Dalla storia militare alla moda: come il khaki sta ridefinendo il panorama trendy

Il khaki, originariamente simbolo di abbigliamento militare, è oggi un colore iconico e spesso associato a stili essenziali e di alta eleganza. Con un background che lo ricollega ad usi pratici e funzionali, il khaki è emerso come un protagonista nel mondo della moda contemporanea, ispirando numerosi designer e marchi. Recentemente, diverse collezioni hanno reinterpretato questo colore, mantenendo vive le sue radici storiche e migliorandolo con influenze moderne. Questo articolo si propone di esplorare l’evoluzione del khaki nella moda, le ultime collezioni che ne celebrano l’essenza e come questo colore possa essere una tela per espressioni di stile variate.

Le origini militari del khaki

Il termine ‘khaki‘, che significa ‘color terra‘, è strettamente legato all’abbigliamento militare. Introdotto nelle uniformi delle forze armate nel XIX secolo, il khaki ha rappresentato un’ottima scelta per il suo potere mimetico e per il comfort che offre, soprattutto nelle condizioni climatiche più calde. All’inizio del XX secolo, il khaki divenne il colore predominante delle uniformi estive, per poi affermarsi come simbolo di praticità e durabilità.

La diffusione del khaki non si limita al suo uso esclusivo nell’esercito; infatti, il suo appeal estetico ha reso questo colore una scelta popolare anche nel settore civile. La sua versatilità ha permesso di utilizzarlo in una varietà di contesti, dall’abbigliamento casual a quello formale. Con l’evoluzione della moda, il khaki ha trovato la sua strada nei guardaroba di tutti, diventando un essenziale nel mondo del fashion grazie alla sua capacità di abbinarsi a una vasta gamma di colori e stili.

Rispetto ad altri colori, il khaki ha una connotazione sobria e senza tempo. La sua larga accettazione nel settore della moda è emersa grazie alla sua associazione con praticità e comfort, mantenendo al tempo stesso un’aria di raffinatezza. Il khaki si è quindi trasformato in un simbolo dell’estetica utility, apprezzato dai consumatori moderni per il suo equilibrio tra funzionalità e stile.

Le capsule collection di Dockers e Maurizio Donadi

Recentemente, Dockers ha lanciato una capsule collection in collaborazione con Maurizio Donadi, noto fondatore dell’archivio di moda e abbigliamento vintage Transnomadica. Questa collezione, caratterizzata da una linea dual gender, si inspira profondamente alle origini militari del khaki, presentando una gamma diversificata di capi, tra cui pantaloni, camicie e giacche in tonalità terrose.

Ogni pezzo della collezione riflette le funzioni pratiche delle uniformi militari, con dettagli come tasche applicate e taschini con patta. La costruzione dei capi unisce tecniche artigianali di alta qualità a tagli moderni, creando capi che non solo celebrano la storia dell’abbigliamento militare, ma si adattano perfettamente alle esigenze dell’uomo e della donna contemporanea. La capsule collection non solo onora il patrimonio del khaki, ma lo reinterpreta attraverso un’estetica attuale, utilizzando tessuti giapponesi rinomati e tecniche innovative.

La proposta si fa portavoce di un nuovo modo di percepire il khaki: non solo come colore funzionale ma come essenza stilistica. La collezione di Dockers segue una narrativa visiva che testimonia come il khaki possa attraversare le ere, mantenendo la sua rilevanza in un mondo sempre più interessato alla sostenibilità e all’espressione individuale.

Uniqlo e la rivisitazione del khaki per l’autunno inverno 2024

Uniqlo, marchio noto per la sua attenzione alla funzionalità e alla semplicità, ha svelato una collezione per l’autunno inverno 2024 che pone il khaki al centro della sua offerta. Sotto la direzione artistica di Christophe Lemaire e Sarah-Linh Tran, la nuova linea è concepita per assicurare versatilità e comfort, mirando a un design lineare e senza tempo.

La collezione, caratterizzata da una palette di colori neutri che varia dal marrone cioccolato al verde khaki, esalta la possibilità di stratificare i capi in modo creativo e pratico. Ogni pezzo è pensato per offrirsi come base per look quotidiani e più sofisticati. L’accento sul movimento e sulla funzionalità rappresenta un chiaro esempio di come il khaki continui ad ispirare stilisti contemporanei a progettare abiti che non solo siano esteticamente gradevoli, ma anche utili e pratici.

Con questa collezione, Uniqlo punta a definire un nuovo standard di semplicità e stile. L’uso di tessuti leggeri e resistenti assicura che ogni capo possa facilmente adattarsi a diverse situazioni, riflettendo le esigenze di un consumatore moderno sempre più orientato alla praticità e all’estetica.

La fusione di stili nella collezione Off White di Virgil Abloh

Virgil Abloh, fondatore del marchio Off White, ha presentato una collezione che fonde elementi americani e africani attraverso la lente dello sportswear. Utilizzando il khaki come parte integrante della palette cromatica, la collezione si distingue per l’incontro di linee nette e ispirazioni atletiche, creando un dialogo tra culture diverse.

La proposta di Abloh, che si auto-definisce come la sua più autobiografica, esplora la versatilità del khaki attraverso pezzi che servono a comunicare non solo un’identità culturale, ma anche un innovativo approccio alla moda. La combinazione di tonalità neutre, khaki e vivaci pennellate di rosso rispecchia l’idea di una fusione culturale e stilistica, arricchendo il panorama della moda con significati profondi e contemporanei.

La collezione non solo celebra il khaki come colore di tradizione ma lo reinventa in chiave futurista, testimoniando come questo mix di influenze possa dare vita a nuovi linguaggi visivi nel fashion. La capacità di Abloh di esplorare e reinterpretare il khaki lo conferma come una presenza costante tanto nel mondo del design quanto in quello della cultura.

In sintesi, il khaki, grazie alla sua ricca storia e alla continua evoluzione nel panorama della moda, rimane un simbolo di integrità e innovazione, garantendo sempre spazio per nuove interpretazioni e applicazioni nel futuro del fashion.

Published by
Valerio Bottini