Daniele Faggiano, attuale direttore sportivo del Catania e con un’importante carriera alle spalle come dirigente in varie squadre italiane, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sulla stagione della sua squadra e sui suoi precedenti allenatori durante un intervento a Radio Tv Serie A. Le sue affermazioni rivelano le ambizioni del Catania e l’approccio professionale che Faggiano ha adottato nel suo ruolo.
Nel corso della trasmissione, Faggiano ha commentato la significativa vittoria del Catania contro il Trapani, sottolineando l’importanza di questo risultato per rinvigorire il morale della squadra. Dopo un periodo difficile senza vittorie, il gruppo ha mostrato determinazione e attaccamento alla maglia sin dai primi minuti del match. Secondo Faggiano, il popolo catanese ambisce a una promozione, ma la strada per il successo nella categoria è complessa, come testimoniano le esperienze di squadre come Avellino e Benevento, che tentano di risalire il percorso da anni.
Faggiano ha giustamente notato che il campionato di Serie C è lungo e pieno di opportunità inaspettate. La società, in collaborazione con il mister e il team dirigenziale, lavora incessantemente per mantenere la squadra concentrata e pronta ad affrontare ogni sfida. La presenza di oltre 17.000 spettatori nel derby ha evidenziato il forte sostegno della comunità catanese, portando entrambe emozioni e responsabilità. Questo clima, secondo il direttore sportivo, rappresenta una fase di rodaggio necessaria per costruire una squadra vincente.
Faggiano ha speso parole di rispetto e difesa nei confronti di Antonio Conte, esprimendo disappunto per alcuni commenti provenienti dall’ambiente calcistico. Secondo Faggiano, le affermazioni di Conte non sono mere strategie comunicative, ma riflettono il suo pensiero autentico. Ha citato esperienze passate, come quando Conte è arrivato al Siena, e i giocatori si sono inizialmente lamentati della sua disciplina rigorosa, per poi apprezzare il suo metodo quando ha lasciato il club.
Faggiano ha chiarito che Conte richiede ai giocatori un impegno costante, anche al di fuori del campo, e si dedica all’analisi dettagliata delle dinamiche di squadra. Riguardo all’Atalanta, Faggiano ha confermato il valore della squadra, riconoscendo che la sua forza è ben meritata sia in Italia che in Europa, in virtù della preparazione e della filosofia di gioco adottata dal club.
Parlando di Marco Giampaolo, Faggiano ha messo in evidenza il percorso diverso del Lecce rispetto ad altre squadre di Serie A, caratterizzato dalla scelta di ingaggiare giocatori potenzialmente incisivi ma poco noti. Ha commentato che, sebbene Gotti abbia una reputazione consolidata nel mondo del calcio, Giampaolo rappresenta un valore aggiunto, grazie alla sua esperienza e alle competenze acquisite in diverse realtà italiane. Faggiano esprime fiducia nel potenziale di Giampaolo, ritenendolo capace di beneficiare la squadra leccese e portarla a conquistare risultati positivi.
Infine, Faggiano ha parlato di Roberto D’Aversa, con cui ha condiviso un’importante avventura a Parma. D’Aversa ha dimostrato abilità nel guidare la squadra dalla Serie C alla Serie A, un percorso che fa di lui un tecnico di grande valore. Faggiano ha commentato la soddisfazione per l’approdo di D’Aversa all’Empoli, ritenendolo meritevole di allenare in massima serie, data la passione e la dedizione che ha sempre dimostrato.
Ha anche evidenziato l’era atipica vissuta alla Sampdoria, dove nonostante le aspettative, la situazione non era rosea e la retrocessione era già un tema di discussione. Faggiano ha concluso evidenziando la bravura di D’Aversa nel centrare la salvezza al suo primo anno, andando oltre le difficoltà della gestione di una squadra professionistica in un periodo turbolento.
Le dichiarazioni di Faggiano offrono uno spaccato interessante non solo sulla realtà del Catania, ma anche sulle relazioni e le dinamiche instaurate con alcuni dei tecnici più noti del panorama calcistico italiano.