Il programma “1 Football Club“, condotto da Luca Cerchione su 1 Station Radio, ha ospitato l’ex attaccante del Napoli Davide Dionigi, il quale ha condiviso le sue opinioni riguardo la situazione attuale della squadra. Tra le tematiche trattate, spiccano le problematiche nel modulo di gioco implementato e la gestione dei nuovi acquisti. L’intervista ha messo in luce anche il confronto tra Victor Osimhen e Romelu Lukaku.
Davide Dionigi ha espresso le sue riserve riguardo l’attuale sistema di gioco del Napoli, il 3-4-2-1. Secondo l’ex calciatore, il tecnico Antonio Conte non sembra soddisfatto di questa impostazione, che richiede determinate caratteristiche ai giocatori per poter funzionare adeguatamente. Con l’arrivo di nuovi centrocampisti scozzesi, Dionigi ipotizza che potrebbe esserci un miglioramento delle prestazioni. Tuttavia, rimane cautamente scettico rispetto all’affidabilità di questo modulo.
Dionigi ha sottolineato che la manovra della squadra non appare fluida sotto questa impostazione. Spesso, il Napoli si ritrova a lanciare numerosi palloni in area, soprattutto in assenza di un attaccante centrale che possa sfruttarli. Di conseguenza, si sta facendo strada l’idea che il club possa tornare ad un 4-3-3, considerato un sistema di gioco più consono alle caratteristiche degli attuali giocatori. In questo schema, infatti, sarebbe possibile trovare un equilibrio maggiore.
Switchare dal 3-4-2-1 a un’altra configurazione potrebbe rivelarsi utile nel cercare di ottimizzare i nuovi innesti. Con il 4-3-3, si potrebbe garantire un maggior controllo della manovra di gioco senza condizionare eccessivamente l’inserimento dei centrocampisti, i quali, con il giusto sistema di gioco, potrebbero esprimere al meglio la loro efficacia. Ciò permetterebbe di ridurre la quantità di palloni alti, incoraggiando la creazione di situazioni di gioco più ragionate e ordinate.
Un’altra tematica discussa da Dionigi è la gestione dei terzini, una questione che attualmente affligge la squadra. A destra, la situazione è complessa: c’è solo Mazzocchi disponibile, mentre Zerbin, atteso dal mercato, è stato trattenuto fino all’ultimo istante. Dall’altro lato, Spinazzola non riesce a garantire novanta minuti di prestazione continua, mentre Olivera ha mostrato di limitarsi a compiti minimi, senza esprimere il potenziale che ci si aspetterebbe da un esterno di quel calibro.
Dionigi ha messo in risalto che i terzini hanno bisogno non solo di corsa, ma anche di qualità in fase di attacco. Mirando alla difesa a quattro, il tecnico potrebbe dover trovare giocatori capaci di non solo coprire il proprio lato, ma anche di saper attaccare con astuzia. È fondamentale che i terzini riescano a creare superiorità numerica e a trovare spazi per inserirsi in area avversaria, piuttosto che limitarsi ad eseguire semplici cross.
Nel passaggio a una linea difensiva a quattro, Dionigi ritiene che ci sarebbero implicazioni positive. Potrebbe risolvere in parte la carenza di esterni, offrendo opportunità di gioco più diversificate e tatticamente efficaci. Per fare ciò, sarà fondamentale riconfigurare il modo in cui il team si approccia alla fase difensiva, permettendo al tempo stesso ai terzini di esprimere il loro potenziale in fase offensiva.
Un tema di accesa discussione è il possibile cambio di attaccante: il passaggio da Victor Osimhen a Romelu Lukaku. Dionigi ha affermato che, sebbene Osimhen abbia dimostrato di essere un giocatore talentuoso, il suo stile di gioco anarchico poco si sposa con le idee tattiche di Conte. Al contrario, Lukaku potrebbe rivelarsi un acquisto strategico per il Napoli.
Secondo Dionigi, il valore di Lukaku risiede nella sua capacità di seguire le direttive di Conte, portando un livello di organizzazione e struttura che attualmente manca. Questo potrebbe portare a una maggiore incisività in attacco e ad un miglioramento nelle dinamiche offensive, permettendo alla squadra di trovare più facilmente la rete.
La questione del contributo di Lukaku al Napoli è quindi legata non solo alla sua abilità nel segnare, ma anche alla sua adattabilità ai piani tattici di Conte. Questo fattore potrebbe influenzare in modo significativo il rendimento della squadra, e alla fine, la possibilità di puntare a risultati soddisfacenti nella stagione attuale. La scelta tra i due attaccanti rappresenta un bivio: da un lato l’estro di Osimhen, dall’altro la solidità e l’intelligenza tattica di Lukaku.