La nuova piscina ristrutturata dello stadio Collana di Napoli ha rappresentato l’occasione per il governatore Vincenzo De Luca di affrontare argomenti legati alla sua posizione politica e a quella di altri governatori. Nonostante le domande pungenti riguardo alla possibilità di un terzo mandato, De Luca ha scelto un approccio evasivo, puntando a mantenere l’attenzione sui festeggiamenti e sull’importanza della struttura sportiva inaugurata.
De Luca e il ricorso del governo: una risposta evasiva
Nel corso dell’incontro, De Luca ha brillantemente evitato di entrare nel merito del ricorso presentato dal governo contro la norma regionale che potrebbe permettergli di contendersi un terzo mandato. «Non ho letto niente» ha affermato il governatore, lasciando intendere la sua volontà di non approfondire ulteriormente la questione legale che potrebbe influenzare il suo futuro politico. Questo modo di rispondere appare come una strategia per distogliere l’attenzione dalle polemiche legate alla sua amministrazione, facendo leva invece sull’importanza della ristrutturazione della piscina, un’infrastruttura fondamentale per la città.
In un clima di cerimonia, il governatore ha colto l’occasione per ironizzare sulle condizioni del collega veneto Luca Zaia, anch’esso interessato a possibili candidature future. Con una nota di sarcasmo, De Luca ha dichiarato che Zaia «sta così bene, non ha problemi, ha già finito il terzo mandato». Queste parole hanno suscitato un certo interesse, mettendo a confronto le situazioni politiche dei due governatori e la loro predisposizione verso nuove sfide.
Malagò e il futuro del CONI: tra conferme e incertezze
Insieme a De Luca, il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha partecipato all’inaugurazione della piscina. Malagò si è trovato a gestire domande relative alla sua posizione di leader sportivo e alle prospettive di un possibile quarto mandato. Tuttavia, il suo risalto politico sembra destinato a svanire, considerando che le nuove elezioni per la presidenza del CONI sono già state fissate per il 26 giugno 2025.
Con una certa cautela, Malagò ha voluto differenziare la sua situazione da quella di De Luca, specificando che non esistono parallelismi tra le due cariche e le rispettive regole statutarie. Questo commento evidenzia una frattura tra i mondi dello sport e della politica, dove le dinamiche interne possono differire notevolmente. Malagò ha preferito astenersi da ulteriori dichiarazioni, affermando che sugli argomenti relativi alla sua posizione ha già espresso tutto ciò che era necessario in occasioni precedenti alle Olimpiadi, dimostrando così di aver chiaro il suo pensiero senza entrarci nuovamente nel merito.
La situazione attuale per Malagò sembra piuttosto incerta, specialmente se si considera l’ipotesi di una proroga di un anno che porterebbe alla chiusura della sua esperienza proprio dopo i Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina nel maggio 2026. La sua cautela nel commentare questa eventualità denota il rispetto per le dinamiche interne, ma anche una certa apprensione verso ciò che potrebbe riservare il futuro.
Eventi come l’inaugurazione della piscina dello stadio Collana di Napoli non solo offrono opportunità per la celebrazione delle infrastrutture sportive, ma rivelano anche le complessità e le sfide del mondo politico e sportivo italiano, in un contesto che continua a evolversi.