La situazione finanziaria dell’Amministrazione Comunale guidata da Di Sarno si fa sempre più allarmante a causa dell’accumulo di debiti esattoriali, che attualmente ammontano a oltre 2,3 milioni di euro. Il danno ricade non solo sulle casse dell’ente, ma anche sui cittadini, che si trovano a dover affrontare un aumento dei costi, inclusi interessi e sanzioni, derivanti dall’inottemperanza dell’Amministrazione. La recente decisione di rateizzare il debito potrebbe non bastare a mitigare le conseguenze economiche che si profilano all’orizzonte.
L’Amministrazione di Sarno ha accumulato un debito esattoriale considerevole, che si attesta a 2.359.961,73 euro. Questa situazione è emersa dopo che, nei giorni scorsi, l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha minacciato il pignoramento dei conti comunali. Per evitare tale dramma finanziario, il Comune ha optato per la rateizzazione del debito, con una suddivisione in 72 rate mensili da 32.607 euro ciascuna. Tuttavia, questo non fa altro che posticipare un problema molto serio, dal momento che i cittadini continueranno a pagare anche gli interessi legali e le sanzioni legate ai ritardi nei pagamenti.
La delibera n. 49, approvata il 28 maggio 2024 dal Consiglio Comunale con il supporto dei membri di maggioranza, ha tentato di legittimare queste scelte, aggiungendo al debito originale una cifra rilevante di interessi e sanzioni, ammontante a 537.958,34 euro. Queste spese aggiuntive gravano severamente sulle finanze comunali e, di riflesso, sulle tasche dei cittadini.
Il debito esattoriale non rappresenta solo una questione di bilancio ma si traduce in un aggravio economico significativo per la comunità locale. La mancata adesione alle procedure di rottamazione, messa in evidenza dal consigliere Umberto Parisi, avrebbe comportato un danno economico compreso tra 800.000 e 900.000 euro. Questo passaggio evidenzia l’inefficienza dell’Amministrazione in merito alla gestione delle cartelle esattoriali e alle opportunità di riduzione del debito.
Il pensiero che la comunità potrebbe affrontare costi sempre più elevati a causa di tasse non pagate porta a riflessioni sul futuro della gestione pubblica a Sarno. Il coinvolgimento di un commercialista esterno per gestire la rateizzazione ha anche suscitato interrogativi su chi debba realmente assumersi le responsabilità per questa situazione. Se da una parte la scelta di assumere un esperto è comprensibile, dall’altra suscita dubbi sulla trasparenza e sull’uso delle risorse pubbliche.
Il compenso di 10.000 euro per il commercialista, stabilito con delibera di Giunta n. 119/2023, solleva ulteriori questioni: i funzionari comunali non sarebbero stati in grado di gestire il processo interno? Questo porta a interrogarsi sulle competenze di chi amministra, evidenziando che compiti di tale portata dovrebbero essere gestiti dagli uffici competenti.
In un clima di crescente malcontento popolare, le dichiarazioni dell’assessore al bilancio durante il Consiglio Comunale del 28 maggio 2024 hanno posto in evidenza la mancanza di responsabilità nella gestione dei fondi pubblici. Le sue affermazioni suggeriscono che il Comune si sia trovato costretto a chiedere la rateizzazione a causa delle inadempienze pregresse, sollevando interrogativi sulla adeguatezza della governance attuale.
Resta da chiarire chi debba rispondere di queste mancanze. Sarà opportuno che venga inviata una relazione alla Corte dei Conti per identificare i responsabili di queste inefficienze? Inoltre, è lecito domandarsi se saranno intraprese misure disciplinari, e quali, affinché sia garantito il recupero delle ingenti somme a carico dei cittadini. È essenziale che l’Amministrazione non solo riconosca i propri errori, ma sviluppi anche strategie concrete per evitare situazioni simili in futuro.
Il dialogo con la cittadinanza resta fondamentale. La comunicazione sulle dinamiche di gestione dei fondi pubblici è cruciale per mantenere la fiducia e garantire una trasparenza che, ad oggi, sembra mancare. Le domande poste richiedono risposte chiare e circostanziate, che possano, almeno in parte, rassicurare i cittadini sul futuro della loro Amministrazione.
Il clima di sfiducia nei confronti dell’Amministrazione di Sarno si fa sempre più palpabile, alla luce delle recenti dichiarazioni. La strategia di comunicazione del sindaco ha contribuito a creare un’immagine di passività nei confronti delle proprie responsabilità. La gestione dei debiti esattoriali ha avviato una discussione più ampia sugli sprechi e sull’inefficienza della macchina amministrativa, contribuendo alla crescita di un’opinione pubblica critica che chiede cambiamenti.
La cittadinanza ha iniziato a mobilitarsi per ottenere maggiore trasparenza riguardo le decisioni economiche che incidono sul proprio welfare. È urgente che l’Amministrazione prenda in seria considerazione le esigenze dei cittadini e risponda alle preoccupazioni espresse. La crescita della disaffezione politica potrebbe portare a gravi conseguenze nel lungo termine, con possibili ripercussioni sulla fiducia verso le istituzioni locali.
In un momento critico come quello attuale, la situazione debitoria dell’Amministrazione di Sarno rappresenta un campanello d’allarme per il futuro economico della comunità. Le azioni intraprese ora saranno decisive per evitare l’aggravio di spese e il deterioramento del tessuto sociale locale.