Il Teatro San Ferdinando si prepara a ospitare un evento di grande rilevanza per il panorama teatrale italiano. Venerdì 20 dicembre, va in scena Gennareniello, una delle opere meno conosciute di Eduardo De Filippo, in un allestimento che promette di colpire le emozioni e risvegliare l’interesse per il teatro classico napoletano. Questa prima nazionale è il frutto dell’impegno congiunto dell’attore e regista Lino Musella e del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, riproponendo un testo che celebra la ricca tradizione culturale partenopea.
Lino Musella, figura di spicco nel panorama teatrale, torna a rivisitare l’opera di Eduardo con una sensibilità artistica che ha già portato successo in passato. Nel foyer del Teatro San Ferdinando, Musella ha presentato il cast che lo affiancherà in questa avventura, capitanato da lui stesso nel ruolo di Tommasino. Accanto a lui, il noto attore Tonino Taiuti interpreterà Gennaro, mentre Gea Martire vestirà i panni di Concetta e Roberto De Francesco quelli di Matteo. La chiamata di giovani talenti, come Alessandro Balletta nel ruolo di Michele Aiello e Ivana Maione in quello di Fedora, arricchisce ulteriormente questo gruppo di lavoro, con l’obiettivo di portare Gennareniello a nuovi pubblici.
Le scelte artistiche non si fermano agli attori: le scene, ideate da Paola Castrignanò, e i costumi di Ortensia De Francesco si integrano perfettamente con la visione registica, creando un’atmosfera che cattura l’essenza della narrativa di De Filippo. Il lavoro di illuminazione curato da Pietro Sperduti, così come il sound design di Guido Marziale, contribuiscono a formare un’esperienza visiva e uditiva coinvolgente, facendo sì che ogni spettatore si trovi immerso nei caratteri e nelle emozioni del dramma.
Scritta nel 1932, Gennareniello narra una storia profonda che esplora relazioni familiari, sogni e realtà, elementi caratteristici della penna di Eduardo. La trama ruota attorno a Tommasino, un personaggio che incarna speranza e aspirazioni a fronte di una vita segnata da difficoltà. Gli elementi comici e tragici si intrecciano, donando vita a un racconto che riesce a coinvolgere il pubblico in modo potente. Insieme a questa storia, l’allestimento si propone di mantenere vive le tematiche che Eduardo ha lasciato in eredità: la famiglia, l’amore e le sfide quotidiane di una società in continuo cambiamento.
Questa commedia, sebbene meno nota rispetto ad altri capolavori come Natale in casa Cupiello, merita una rinnovata attenzione, soprattutto in un momento storico in cui il teatro può fungere da riflessione e terapia collettiva. Il 2020 ha portato il Teatro San Ferdinando alla ribalta grazie all’allestimento di “Tavola tavola, chiodo chiodo”, in cui Musella ha già dimostrato la sua capacità di scrutare nel profondo delle parole di Eduardo.
L’ottica con cui Musella affronta Gennareniello è non solo di rispetto, ma anche di attualizzazione, portando un fresco respiro a un testo che continua a parlare all’anima degli spettatori. Con le luci del teatro accese su un’epoca che brama di essere raccontata, il debutto di Gennareniello si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti del teatro e della cultura napoletana.