La situazione del patrimonio arboreo nel territorio collinare si fa sempre più preoccupante. Secondo l’ultimo censimento datato 2017, il numero di alberi è sceso a 192, tra cui ben 800 ligustri e circa 1000 platani. Questo scenario critico è indice di una gestione del verde che, se non corretta, potrebbe portare a un progressivo declino degli esemplari presenti. In particolare, l’assenza di personale specializzato come giardinieri, agronomi o periti agrari ha contribuito al deterioramento di un patrimonio che dovrebbe essere salvaguardato e valorizzato.
Gli alberi nel quartiere stanno vivendo una situazione di abbandono senza precedenti. È emerso da un dossier redatto dai rappresentanti del movimento Verde, inviato al Sindaco, che la cura del verde è diventata una questione trascurata. Le segnalazioni includono la presenza di fossette cementificate che ostacolano la crescita e la salute degli alberi, oltre al taglio indiscriminato per far spazio a déhors e strutture commerciali. Inoltre, alcuni esemplari presentano catene che ne limitano il normale sviluppo, mentre altri sono contornati da rifiuti, modificando il loro habitat naturale e compromettendo le radici.
Questo quadro desolante si complica ulteriormente con l’emergere di azioni di vandalismo, come l’avvelenamento degli alberi tramite innaffiature con acqua di mare o detergenti. Tali atti non solo infliggono una ferita profonda all’ecosistema locale, ma causano anche un significativo danno patrimoniale. Il valore economico degli alberi non può essere sottovalutato: ogni esemplare rappresenta una risorsa che contribuisce al benessere della comunità e alla salubrità dell’ambiente circostante. L’inverted trend verso una riduzione della massa verde è una chiara evidenza della mala-gestione degli spazi pubblici.
Le problematiche legate alla manutenzione degli alberi non si limitano solamente al territorio pubblico, ma si estendono anche ai giardini scolastici. Qui il degrado raggiunge livelli allarmanti, lasciando i cortili privi di cura e attenzione. È inaccettabile che in un’epoca in cui si discute tanto di riforestazione e sostenibilità ambientale, istituti educativi e spazi destinati ai bambini si trovino in condizioni di incuria. Questo non solo denota una mancanza di responsabilità politica, ma mina anche l’educazione ecologica delle nuove generazioni, che non possono apprendere l’importanza della cura dell’ambiente in spazi trascurati.
Di fronte a tali problematiche, i rappresentanti politici locali non possono rimanere inerti. Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, insieme ai consiglieri municipali di Europa Verde Luca Bonetti e Rino Nasti, ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla situazione, evidenziando l’assoluta necessità di un’inversione di rotta. È fondamentale, secondo queste forze politiche, che le amministrazioni locali prendano atto delle segnalazioni e si impegnino a garantire una gestione efficace del verde pubblico.
La tensione tra le necessità ambientali e l’insensibilità politica sembra infatti sottolineare un problema più profondo nelle priorità politiche della cittadinanza. Il dialogo su temi di riforestazione e sostenibilità è assolutamente necessario, ma deve essere accompagnato da azioni coerenti e concrete. È un appello a unire sforzi per invertire la rotta di una situazione che, già drammatica, rischia di degenerare ulteriormente se non si interviene con urgenza e determinazione.