Degrado e abbandono al piazzale di San Martino: una denuncia che evidenzia il potenziale turistico di Napoli

Nel cuore di Napoli, il piazzale di San Martino si distingue come uno degli angoli più suggestivi della città, regalando ai visitatori panorami mozzafiato. Oltre alla vista spettacolare, l’area offre importanti attrazioni artistiche e culturali, come la Certosa e il Museo di San Martino e il Castel Sant’Elmo. Tuttavia, questo tesoro napoletano è attualmente segnato da un preoccupante stato di degrado e abbandono, che ne compromette il potenziale turistico. La denuncia arriva da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari, il quale ha effettuato un sopralluogo emergendo in una situazione che richiede un immediato intervento.

I cantieri sospesi e il degrado dell’area

Durante il sopralluogo, Capodanno ha segnalato un’affluenza turistica molto limitata rispetto alle capacità dell’area, sottolineando come il numero dei turisti risulti scarso in confronto al patrimonio unico che il piazzale di San Martino può offrire. La mancanza di un’infrastruttura ricettiva adeguata ha contribuito al declino della frequentazione turistica, a partire dalla chiusura dell’unico albergo presente nei pressi del piazzale. A complicare ulteriormente la situazione è stata la chiusura della linea di trasporto pubblico su gomma V1, che rappresentava l’unico collegamento diretto al piazzale. Nonostante le numerose richieste e le proteste da parte dei residenti e dei visitatori, la linea non è stata ripristinata, rendendo l’accesso a questa zona pittoresca ancora più difficoltoso.

Inoltre, ci sono problematiche infrastrutturali che non trovano soluzione, come il tratto di marciapiede di via Tito Angelini, transennato a causa della caduta di alcuni massi. Anche se sono passati diversi mesi dal primo transennamento, non si notano interventi per risolvere il problema, lasciando critiche ai residenti e ai turisti che si trovano ad affrontare situazioni di insicurezza. La mancanza di interventi tempestivi non riesce a garantire la sicurezza e la fruibilità dell’area, mettendo a rischio la bellezza e la storicità di questo luogo.

Il muro impacchettato e i lavori incompleti

Ulteriore fonte di preoccupazione è rappresentata dal “muro impacchettato” lungo via Tito Angelini, un problema che richiede attenzione da anni. Capodanno ha messo in evidenza come i lavori annunciati ad aprile, per eliminare il puntellamento del muro di contenimento ai piedi del castello, non abbiano ancora preso avvio. La situazione è stagnante, poiché oltre all’installazione di tubolari e ai teli di plastica, non vi sono stati ulteriori sviluppi. L’assenza di un cartello di cantiere, obbligatorio per legge, e la mancanza di operai al lavoro indicano una paralisi totale dell’intervento. Questo stato di abbandono rende ancora più problematico il paesaggio, colpendo l’attrattiva della zona e il desiderio dei commercianti locali di vedere un risveglio dell’area turistica.

Cantieri chiusi lungo la Pedamentina

La situazione non migliora neppure lungo la Pedamentina, la storica scalinata che collega San Martino al Corso Vittorio Emanuele. Qui, i lavori di riqualificazione si sono protratti per mesi, lasciando i turisti a passare attraverso un vero e proprio cantiere. Ancora una volta, la mancanza di operai visibili al lavoro durante il sopralluogo di Capodanno ha sollevato preoccupazioni sull’efficacia dei lavori in corso. La Pedamentina, un’importante attrazione sia per i residenti che per i turisti, è attualmente inaccessibile, rovinando l’esperienza di coloro che desiderano esplorare la bellezza architettonica e paesaggistica dell’area.

La speranza è che le autorità competenti intervengano al più presto per restituire al piazzale di San Martino e alle sue aree limitrofe la dignità e l’attrattiva che meritano, ripristinando un luogo che è parte integrante della cultura e della storia di Napoli.

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Redazione