Il match tra Napoli e Lecce, disputato allo Stadio Diego Armando Maradona, è stato caratterizzato da episodi controversi che hanno suscitato molteplici reazioni. Durante il programma ‘Pressing’, Graziano Cesari ha analizzato due situazioni ritenute decisive per l’andamento della partita. Le sue osservazioni sul contatto tra Banda e Politano hanno sollevato interrogativi sull’operato dell’arbitro e sull’utilizzo del VAR, che in questo frangente non è intervenuto, lasciando spazio a dubbi e polemiche tra i tifosi e gli addetti ai lavori.
L’episodio controverso tra Banda e Politano
Un momento cruciale del match è avvenuto sul punteggio di 0-0, quando Politano ha tentato un colpo di testa, venendo coinvolto in un contatto con Banda. Entrambi i giocatori sono rimasti a terra, ma la reazione della squadra partenopea è stata immediata, avanzando richieste di calcio di rigore. Cesari ha evidenziato l’importanza di questo episodio, definendolo “nettamente evidente”, con un chiaro colpo inflitto a Politano, che giustificherebbe il fischio dal dischetto. La mancanza di intervento da parte del VAR ha aggiunto ulteriore peso alla questione, lasciando i sostenitori e gli esperti del settore a interrogarsi sull’adeguatezza della tecnologia impiegata per valutare situazioni così significative.
Questa controversia richiama alla mente un episodio simile avvenuto in un altro match di alto profilo, Fiorentina-Inter, dove una situazione analoga ha portato a una decisione arbitrale opposta. Gli esperti sostengono che tali misure siano fondamentali per mantenere la coerenza nelle decisioni arbitrali, al fine di garantire un giusto svolgimento del gioco. La mancanza di chiarezza in queste situazioni mette in evidenza la necessità di una riflessione approfondita sul sistema VAR e su come venga applicato in campo.
Errori a catena: il caso Di Lorenzo
Un altro episodio che ha suscitato discussione è stato il doppio intervento di Giovanni Di Lorenzo, il capitano del Napoli. Al 52esimo minuto, l’arbitro ha assegnato un cartellino giallo al difensore per un’entrata fallosa su Banda, decisione ritenuta corretta da Cesari. Il problema è sorto successivamente, quando al 92esimo minuto Di Lorenzo è tornato a subire un fallo, stavolta nei confronti di Rebic, fuori area.
Cesari ha messo in evidenza che, secondo le regole, la seconda ammonizione sarebbe stata automatica a causa della reiterazione del fallo. Tuttavia, l’arbitro ha omesso di estrarre un secondo giallo, suscitando proteste e confusione tra i giocatori e i tifosi. La gestione degli episodi da parte dell’arbitro in queste situazioni torna a sollevare interrogativi sull’efficacia delle decisioni prese e sull’impatto che possono avere sul risultato finale della partita.
Senza dubbio, la mancata espulsione di Di Lorenzo ha influito sull’equilibrio della squadra, e ha portato a criticità aggiuntive nel corso di un match già complesso e intenso. La disattenzione su questi punti evidenzia l’importanza di fornire supporto e formazione adeguata agli arbitri, oltre a dover riconsiderare l’attuazione e l’utilizzo del VAR, per garantire che il gioco sia gestito in modo equo e professionale.