Denzel Dumfries, esterno dell’Inter, si è recentemente espresso su alcune tematiche cruciali legate alla sua carriera e alla squadra, durante un’intervista con La Repubblica. Il calciatore ha affrontato la questione della finale di Champions League del 2023, persa a Istanbul, evidenziando il grande desiderio di rivincita e il rispetto nei confronti del suo compagno di squadra Bastoni, che aveva posto un quesito interessante: è meglio disputare un’altra finale di Champions o conquistare il 21° scudetto? Una riflessione che mette in luce le ambizioni dei nerazzurri e le sfide da affrontare nel futuro.
Il tema della finale di Champions League è centrale nelle aspirazioni di Dumfries e dell’intero gruppo nerazzurro. “Perdere la finale a Istanbul non è stato facile,” ha confessato, rivelando la sua volontà di non rivivere quel momento doloroso. La perdita ha lasciato una cicatrice, ma ha anche acceso una motivazione crescente per tornare a competere ai massimi livelli. L’indomita sete di riscatto si traduce in un desiderio profondo di vincere, e Dumfries sa che per realizzare questo obiettivo, ogni partita conta. La scena si fa intensa mentre il calciatore esprime la speranza di avere una nuova chance per conquistare la tanto ambita coppa.
Raccontando il suo primo giorno di allenamento ad Appiano, Dumfries svela un aneddoto curioso. “Pensavo solo di fare un paio di foto e stringere mani, invece mi hanno messo subito in campo.” La sorpresa e l’emozione di entrare in contatto diretto con la realtà interista hanno reso quel momento memorabile. Con un borsone dotato solo di due scarpe sinistre, ha dovuto chiedere aiuto per trovare una scarpa destra. La sua capacità di adattamento e la predisposizione a sfruttare ogni opportunità emergono con chiarezza, dimostrando la determinazione a inserirsi rapidamente nel nuovo ambiente.
Un altro aspetto significativo dell’intervista riguarda il suo rapporto con l’allenatore Simone Inzaghi. Dumfries ha sottolineato come Inzaghi abbia avuto un ruolo fondamentale nel suo processo di adattamento alla Serie A. “Mi ha dato fiducia e mi ha reso più solido.” Questo riconoscimento mette in evidenza l’importanza dell’allenatore nel processo di crescita di un giocatore. Sebbene Dumfries non lo consideri un amico, riconosce in lui una persona eccezionale che lo ha guidato nel difficile passaggio a un campionato competitivo come quello italiano. Questo legame, sebbene professionale, rivela una forte intesa tra giocatore e allenatore, che si traduce in prestazioni sempre più incisive sul campo.
Denzel Dumfries si presenta così non solo come un talento in ascesa, ma anche come una persona profondamente consapevole delle sfide e delle opportunità che il calcio offre. La sua determinazione a migliorarsi e a raggiungere traguardi prestigiosi per l’Inter è un elemento che promette di alimentare le speranze dei tifosi e di avviare un nuovo capitolo di successi per la squadra.