Eusebio Di Francesco ha affrontato i media nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Venezia, a pochi giorni dalla trasferta a Bologna. Nonostante la posizione dell’ultima squadra in classifica, Di Francesco si è mostrato determinato e concentrato, esprimendo ottimismo riguardo alle prestazioni della sua squadra. Mentre il risultato della scorsa partita contro il Lecce ha lasciato delle cicatrici, il tecnico è consapevole che il lavoro e l’atteggiamento positivo sono fondamentali per ottenere la svolta necessaria.
Durante la conferenza, Di Francesco ha citato una lezione appresa a Coverciano: la “regola delle tre C”, che ogni allenatore dovrebbe tenere a mente. Queste tre componenti essenziali – coerenza, competenza e una terza che rimane implicita – sono fondamentali per guidare una squadra. Il tecnico ha sottolineato l’importanza di rimanere fedeli a una filosofia di gioco, indipendentemente dalle difficoltà. Ha anche rimarcato che non si può contare solo sulla fortuna, evidenziando che il Venezia merita di raggiungere risultati più soddisfacenti, dati i valori che ha in organico.
In merito alla formazione in vista del match di Bologna, Di Francesco ha fatto il punto sulla situazione degli infortunati. Nicolussi Caviglia è in dubbio a causa di un piccolo fastidio, mentre Andersen e Zampano non saranno disponibili per motivi rispettivamente familiari e medici. Joronen sarà anche assente, il che influisce sulla preparazione della squadra. Il tecnico ha insistito sulla necessità di recuperare mentalmente dopo un ko pesante. Nonostante il score negativo, Di Francesco ha elogiato le prestazioni fornite in campo, ritenendo che la squadra abbia mostrato segni di crescita, anche se i risultati non riflettono il lavoro svolto.
Parlando del Bologna, Di Francesco ha descritto la squadra avversaria come altamente competitiva, con giocatori esperti in grado di rendere ogni incontro difficile. L’allenatore ha sottolineato le qualità di Italiano, il tecnico felsineo, e la capacità della sua squadra di creare superiorità numerica sugli esterni. Questo approccio permette al Bologna di essere offensivo, creando costantemente occasioni da gol. Di Francesco ha messo in guardia i suoi giocatori, spiegando l’importanza di essere solidi e pronti a rispondere agli attacchi avversari. Ha riconosciuto che, in queste situazioni, sono le piccole cose, come concedere un’opportunità al nemico, a fare la differenza in campo.
In conclusione, Eusebio Di Francesco ha messo in evidenza l’importanza della mentalità per la squadra. La rabbia e la frustrazione dopo l’ultima partita sono comprensibili, ma è fondamentale trasformare queste emozioni in determinazione. Ogni match è un’opportunità per dimostrare il valore della squadra, ripartire da dove si è lasciato e lavorare incessantemente per invertire il trend negativo. Confrontarsi con avversari di alto livello come il Bologna è un banco di prova cruciale che può determinare il futuro del Venezia in questo campionato.