Nell’ambito del dibattito contemporaneo sulle città intelligenti e sostenibili, temi come la connessione digitale e l’inclusività emergono come cruciali per il futuro. Recentemente, durante un incontro a CasaCorriere, esperti del settore hanno esaminato le sfide e le opportunità legate a questi argomenti, con un focus particolare su come l’interazione tra tecnologia e società possa costruire un ambiente urbano più vivibile e partecipato.
Durante il dibattito, Mattia Pirulli, segretario confederale nazionale Cisl, ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei cittadini per rendere le città vivibili. Secondo lui, “un’economia sostenibile richiede un coinvolgimento attivo dei corpi intermedi, come i sindacati, non solo nelle questioni lavorative ma anche nelle decisioni aziendali.” In vista del Giubileo di Roma del 2025, Pirulli ha proposto l’adozione di politiche di smart working per facilitare la gestione dei flussi di visitatori che aumenteranno significativamente. La sua opinione enfatizza come l’integrazione del lavoro agile non solo potrebbe migliorare la qualità della vita dei cittadini ma anche contribuire a un’infrastruttura urbana più sostenibile.
Pirulli ha anche ribadito che il benessere delle città è legato alla partecipazione attiva della comunità, caratteristica che non deve essere trascurata. “La sfida attuale è quindi quella di promuovere un dialogo fra le varie entità sociali e governative, affinché si possa costruire un modello di sviluppo urbano in grado di affrontare le sfide dell’era digitale.”
Clementina Sasso, astrofisica dell’Osservatorio di Capodimonte, ha portato la sua visione sull’iperconnessione del mondo e sul contrasto rappresentato dall’inclusività. Sasso ha evidenziato un dato allarmante: “solo una donna su cinque è attivamente coinvolta nei settori tecnologici, in particolare in quelli legati all’intelligenza artificiale.” Questa carenza di rappresentanza genera conseguenze dirette non solo sul piano professionale ma anche su quello della remunerazione, creando una disparità che necessita di immediata attenzione.
L’astrofisica ha inoltre suggerito che le tecnologie digitali devono essere utilizzate per promuovere una maggiore inclusione, in particolare per le donne nel campo della tecnologia. Sasso ha menzionato l’importanza di rigorose politiche di integrazione che possano garantire pari opportunità a tutti, sottolineando come l’assenza di un adeguato coinvolgimento femminile sia un freno non solo al progresso tecnologico ma anche a quello sociale.
In tema di città consapevoli e attrezzate, Sasso ha fatto un esempio pratico con la proposta di sviluppare un’app per facilitare la gestione dei parcheggi a Napoli. Questo tipo di soluzioni offre un ottimo spunto per potenziare la funzionalità degli spazi urbani, rendendo le città più fruibili per i cittadini.
Un’altra voce significativa nel dibattito è stata quella di Floriana Cerniglia, economista e direttore del Centro di ricerche in analisi economica e sviluppo economico internazionale . Cerniglia ha discusso la recente legge Calderoli, avvertendo che una comprensione approfondita della normativa è fondamentale. “Questo provvedimento, che mira ad adottare un modello di governance simile a quello delle Regioni a Statuto speciale, rischia di marginalizzare il ruolo del Parlamento e dei Consigli regionali, portando a una perdita di controllo della finanza pubblica.”
L’economista ha messo in evidenza come questa legge prevederà la creazione di una Commissione paritetica Stato-Regioni, responsabile della determinazione della quota di compartecipazione relativa al gettito dei tributi erariali. Secondo Cerniglia, “questa struttura potrebbe avere un impatto di vasta portata sulle politiche regionali, specialmente per settori chiave come la ricerca scientifica, dove una pianificazione attenta è cruciale per il futuro dell’industria italiana.” L’analisi della Cerniglia ha quindi chiarito che le implicazioni di questa riforma richiedono una riflessione seria e approfondita da parte di tutti gli attori coinvolti.