Il nuovo film di Ferzan Ozpetek, Diamanti, si prepara ad approdare nei cinema il 19 dicembre, con l’intento di lasciare un segno profondo nella memoria degli spettatori. Questo lungometraggio racconta una storia vera di solidarietà tra donne, esplorando temi di resilienza e di legami che si intrecciano tra presente e passato. Con un cast sorprendente di 18 attrici, tra cui Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, Ozpetek offre uno sguardo intimo sulla vita di un gruppo di donne che si unisce attorno a una sartoria, simbolo di tradizione e passione per il lavoro artigianale.
Un viaggio tra passato e presente
Diamanti non è solo un film, ma un vero e proprio viaggio attraverso le esperienze e le emozioni di donne che cercano di ritrovarsi, tra le sfide quotidiane e i ricordi di un’epoca passata. Ambientato negli Anni ’70 e nel presente, il film si addentra nelle storie di vita di queste protagoniste, che ruotano attorno a una sartoria di cinema. Il regista, Ferzan Ozpetek, ricorda le sue esperienze passate come aiuto regista da Tirelli, una rinomata sartoria che lo ha aiutato a comprendere l’importanza del dettaglio: “È quasi un’ossessione,” confida, sottolineando come ogni cucitura narri una storia di vita.
Il titolo del film, suggerito da Mina, trova la sua giustificazione nella resilienza delle donne, paragonate a diamanti. Ozpetek ammette di aver sempre esitato a dar vita a un’opera con un cast esclusivamente femminile, temendo che fosse una sfida troppo ardua. Tuttavia, il risultato finale emerge come una tappa fondamentale della sua carriera, un’opera che regala riconoscimento e voce a personaggi spesso trascurati.
La bellezza della sorellanza
All’interno di Diamanti, i personaggi principali sono due sorelle, interpretate magistralmente da Ranieri e Trinca. La loro relazione complessa si presenta come un microcosmo di emozioni, in cui ogni interazione trascina lo spettatore nel loro mondo. Ranieri racconta del suo approccio improvvisato al ruolo, affermando che lavorare con Ozpetek è sempre un’opportunità per mettersi alla prova. Trinca, dal suo canto, evidenzia l’unicità del personaggio che interpreta, un’assenza che pesa, e una sfida da affrontare.
Il film rappresenta un viaggio collettivo per tutte le donne coinvolte, un’esperienza che trascende le difficoltà e le situazioni avverse. Le protagoniste scoprono la forza che si può trovare nel legame reciproco, un tema centrale nell’evoluzione di Diamanti. Ogni personaggio non solo si confronta con le proprie difficoltà ma, sostenuto dallo sguardo delle altre, trova nuova forza e motivazione nel proseguire.
Oltre il lavoro: una fiaba sul senso di comunità
Trinca arricchisce il discorso tornando sull’importanza del lavoro femminile. Diamanti diventa così anche una celebrazione del mondo del lavoro, mostrando sarte che, dedite alla loro arte, lavorano fino a tardi con passione e soddisfazione nei loro volti. Questo aspetto non è solo rappresentativo; è una vera fiaba che narra di donne soddisfatte della loro professione, ma anche dei sacrifici che comporta.
La pellicola vanta un cast di attrici di spicco come Paola Minaccioni, Geppi Cucciari, Milena Mancini e molte altre, ognuna delle quali porta la propria unicità al progetto. Mara Venier, una delle attrici, racconta del suo iniziale scetticismo, il timore di non sentirsi all’altezza, ma anche della bellezza che ha trovato nel contribuire a questa opera di arte. La sorellanza, come indica, è stata una fonte di sostegno durante la produzione del film, dimostrando di essere una rete di aiuto fondamentale tra colleghe.
Un sogno di continuare a esplorare il femminile
Ozpetek si sofferma su un sogno: quello di continuare a raccontare storie femminili. Con il passare degli anni ha visto figure significative nella sua vita, come Mariangela Melato e Virna Lisi, e ci tiene a sottolineare come quelle che avrebbero dovuto farne parte non ci sono più. Nonostante la malinconia, c’è una chiara volontà di continuare ad esplorare l’universo femminile, senza toccare l’aspetto della sessualità, ma ponendo il focus su esperienze e narrazioni che migliorano la comprensione del mondo.
Diamanti è molto più di un semplice film; è una celebrazione di quell’amicizia e solidarietà tra donne che può brillare anche nei momenti più bui. Con questo lavoro, Ozpetek si propone di toccare le corde emotive del pubblico e di far riflettere su temi eterni come le relazioni umane e il valore della comunità. Valle di storie che continuano a esistere, Diamanti sarà un’esperienza cinematografica da non perdere.