Nell’ambito del “Sport Industry Talk” organizzato da Rcs a Roma, il CEO di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, ha sollevato questioni cruciali riguardo allo stato della sport industry in Italia e alla necessità urgente di riforme per attrarre investimenti. La sua analisi si concentra sull’organizzazione degli eventi sportivi e sull’importanza delle infrastrutture, sottolineando la necessità di un approccio più lungimirante e strategico.
Durante il suo intervento, Nepi Molineris ha messo in evidenza le contraddizioni dell’attuale calendario sportivo italiano. Ha citato episodi emblematici come la coincidenza della finale di Coppa Italia con gli Internazionali di tennis e la sovrapposizione delle maratone di Milano e Roma, evidenziando come tali scelte possano minare l’attrattiva di eventi sportivi di grande rilievo. La mancanza di coordinamento nella programmazione rappresenta un ostacolo significativo per la creazione di un ambiente favorevole agli investimenti nel settore sportivo.
Nepi ha insistito sul fatto che un Paese che aspira a diventare un punto di riferimento per gli investitori deve sviluppare un approccio professionale alla gestione degli eventi sportivi. Secondo il CEO, la buona organizzazione di questi eventi non solo attrae visitatori e sponsor, ma crea anche un’indispensabile domanda di servizi e infrastrutture. Infatti, eventi di grande portata, come le Olimpiadi, hanno dimostrato di poter stimolare l’economia locale, ma è imperativo che l’Italia si doti di infrastrutture adeguate a sostegno di tale crescita, non soltanto una volta ogni quattro anni.
Uno degli aspetti chiave del discorso di Nepi Molineris è stato il tema delle infrastrutture sportive. “Manca l’offerta”, ha dichiarato, evidenziando che l’Italia deve investire nello sviluppo di impianti sportivi e nella creazione di spazi come i playground. Queste aree non sono solo un rifugio per gli sportivi, ma rappresentano anche un’opportunità per le comunità locali di integrare attività fisiche nella vita quotidiana, alimentando un senso di appartenenza e di socialità.
Secondo Nepi, la soluzione non può essere trovata solo in risposta ai grandi eventi, ma serve un piano a lungo termine che preveda anche un’infrastruttura di base in grado di supportare eventi minori ma altrettanto significativi. La realizzazione di un impianto sportivo richiede un tempo considerevole, fino a nove anni, un intervallo in cui le priorità e le tendenze possono mutare rapidamente. In questo contesto, i playground rappresentano una risposta immediata e accessibile che soddisfa le esigenze di sport e benessere delle comunità, oltre a fungere da catalizzatore per eventi più ampi.
Nepi Molineris ha concluso il suo intervento sottolineando il potere unificante dello sport. Ha dichiarato che “lo sport unisce l’Italia e il Paese”, riflettendo la volontà di chi opera a livello governativo di trasmettere un messaggio positivo attraverso l’attività sportiva. La creazione di un ambiente sportivo accogliente e ben strutturato non solo promuove la salute e il benessere dei cittadini ma serve anche a rafforzare l’identità nazionale.
La vision proposta dal CEO di Sport e Salute rappresenta un impegno per una riforma globale della sport industry, sostenuta da investimenti significativi e una partnership tra istituzioni e privati. Con una pianificazione strategica e un coordinamento efficace, l’Italia potrà finalmente realizzare il suo potenziale nel mondo dello sport, attirando investitori e creando un futuro di successo per il settore.