Diego Perotti, ex calciatore di fama mondiale e simbolo del Siviglia, ha recentemente rilasciato un’interessante intervista in cui ricorda il suo esordio con la Nazionale Argentina. In questo racconto, Perotti condivide emozioni, aneddoti e momenti indimenticabili legati alla sua carriera e all’incontro con uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi: Diego Armando Maradona.
il debutto con l’argentina: un sogno che diventa realtÃ
Il debutto internazionale di Diego Perotti è avvenuto in un’amichevole contro la Spagna, un incontro che ha segnato un momento cruciale nella sua carriera. Il calciatore ha rivelato che l’esperienza è stata tanto inaspettata quanto emozionante, considerando che era partito da Siviglia da un anno e mezzo. Entrare in campo per rappresentare la sua nazione, con la maglia della quale ha sempre sognato di giocare, è stato un traguardo che gli ha fatto sentire un mix di incredulità e gioia.
Perotti descrive in modo vivace l’atmosfera che ha vissuto: si trovava in hotel circondato da leggende del calcio argentino come Gonzalo Higuain, Sergio Aguero e Juan Pablo Sorin, una compagnia di nomi che ha sempre ammirato da bambino. La presenza di Maradona, poi, ha reso tutto ancor più speciale. Quando il “Pibe de Oro” gli ha dato l’opportunità di entrare in campo al posto di Lionel Messi, l’emozione è salita a cielo. Un sogno che, nonostante la fugacità del tempo nel mondo del calcio, rimarrà per sempre impresso nella sua memoria.
Perotti sottolinea come sia importante fermarsi un attimo per riflettere su momenti che segnano la carriera di un calciatore, perché nel calcio, come nella vita, le opportunità e i traguardi spesso si manifestano in un batter d’occhio, lasciando poco spazio per goderseli appieno. Riflette sull’importanza di vivere ogni attimo, di non dare mai nulla per scontato, specialmente in un mondo così competitivo e veloce.
un incontro memorabile: la convocazione di maradona
La carriera di Perotti è costellata di momenti inaspettati, ma quello della convocazione da parte di Maradona per l’Under 20 è culminato in una storia che difficilmente dimenticherà . All’epoca, il giovane giocatore stava tentando di conciliare gli impegni calcistici con la vita accademica, frequentando l’università mentre giocava nel Siviglia. Un giorno, mentre era in aula, ricevette un’improvvisa chiamata da un numero sconosciuto. Una decisione apparentemente semplice, rispondere al telefono, si è trasformata in un momento decisivo per la sua carriera.
Il team manager della selezione Under 20 lo informò che Maradona lo stava per convocare. Perotti, sopraffatto dall’emozione e dall’impossibilità di credere a quanto stesse accadendo, si allontanò dalla classe e si sedette in giardino per ricevere contrariamente a quanto stabilito, l’ultima chiamata. Quando la voce di Maradona risuonò dall’altro capo, lo spirito del giovane calciatore fu travolto dall’entusiasmo. La frase iconica: “Ragazzo, vieni con la voglia eh”, è un ricordo che continua a risuonargli nella mente, rappresentando non solo un invito ma anche un riconoscimento da parte di un’icona del calcio.
Questa chiamata ha avuto un impatto notevole sul percorso professionale di Perotti, mettendo in evidenza l’importanza delle opportunità e delle motivazioni che possono guidare un giovane calciatore verso il successo. La sua determinazione, unita a un pizzico di fortuna, lo hanno indirizzato verso un cammino di gloria che ha segnato la storia calcistica argentina.