Centinaia di passeggeri si trovano in difficoltà alla Stazione Centrale di Milano a causa di un guasto elettrico che ha sospeso la circolazione ferroviaria. I viaggiatori, frustrati e confusi, si ritrovano a dover gestire ritardi e cancellazioni, senza informazioni chiare sui mezzi alternativi da utilizzare.
“Vengo da Lucerna e alle 9.15 avrei dovuto prendere un treno verso Roma, ma con quello che sta succedendo sembra un inferno”, esprime così il suo sconforto Claudio, 60 anni, in attesa davanti alla biglietteria di Trenitalia. La fila si snoda lungamente, con molti passeggeri come lui che cercano di ottenere un rimborso o un nuovo biglietto dopo che i treni sono stati fermati per controlli tecnici sulla linea elettrica.
Claudio continua a raccontare la sua esperienza di attesa: “Dovrebbero rimborsare quello che ho speso, vediamo. Certo, potrebbero anche informarci su mezzi alternativi, sono qui da quasi due ore e non so quando riescirò a partire”. La sua frustrazione è evidente mentre si guarda intorno, constatando le lunghe attese che i passeggeri devono affrontare.
Tra i tanti viaggiatori in fila c’è anche una coppia di ottantenni che cerca di scaldarsi avvicinandosi l’uno all’altra. “Dovevamo tornare a Salerno con il treno delle 10.10, ma è stato cancellato”, raccontano con un tono di rassegnazione. Provenienti da Milano per un intervento medico, avevano lasciato questa mattina il loro albergo, ma ora si trovano a dover fronteggiare un imprevisto.
La coppia ha tentato anche di passare avanti nella fila, a causa delle loro condizioni di salute, ma hanno trovato poche comprensioni. “Siamo in attesa da più di un’ora”, lamentano, evidenziando il disagio e la preoccupazione per le loro condizioni e il lungo viaggio ancora da affrontare.
La stazione è affollata anche da cittadini stranieri, tra cui una coppia di argentini in partenza per Verona e Peter O’Connor, un australiano di 64 anni che si “stavo dirigendo verso Genova”. Peter descrive la sua esperienza: “Ho comprato il biglietto alla macchinetta automatica e due minuti dopo il treno è stato cancellato. Sono qui per lavoro e rimarrò due settimane, spero di riuscire a partire”.
La dispersione dei viaggiatori per le cancellazioni ha creato un clima di incertezza e disagio, con passeggeri ancora in cerca di informazioni e opzioni per riprendere i loro viaggi.
Tra coloro che attendono, c’è anche Irma, 60 anni, che si trova davanti alla biglietteria di Trenitalia con la nipote, in attesa da oltre un’ora. “La nostra è una situazione delicata”, racconta nel dettaglio. “Mia nipote ha un bimbo di sei mesi e deve sottoporsi a un’operazione a Milano. Oggi dovevamo tornare a Roma e ora ci troviamo bloccate”.
La signora insiste sull’importanza di una maggiore assistenza in stazione. Nonostante il contatto iniziale con Trenitalia per avvisarli, sottolinea l’assenza di personale in loco per fornire aiuto e supporto ai passeggeri bloccati. “Anche se ci hanno avvisato tempestivamente, servirebbero persone disponibili ad assistere chi è in difficoltà”.
La situazione rimane tesa mentre le persone in fila sperano in un veloce ripristino della normale circolazione ferroviaria, consapevoli però che i disagi della giornata non saranno facilmente dimenticati.