Tutto quello che c’è da sapere sulla nuova disoccupazione della Naspi. Tutti i nuovi importi del nuovo anno.
La disoccupazione in Italia è un problema strutturale che affligge il paese da decenni, con una situazione particolarmente critica al Sud. Le cause variano tra il contesto nazionale e quello meridionale, ma entrambe sono caratterizzate da difficoltà economiche, disuguaglianze sociali e una carenza di politiche efficaci.
In Italia, la disoccupazione è da tempo un fenomeno preoccupante. La disoccupazione giovanile è tra le più alte d’Europa e spesso i giovani faticano a trovare opportunità lavorative stabili, sia per la mancanza di esperienza che per un sistema educativo.
Nel Sud, la situazione è ancora più grave. La disoccupazione è più alta rispetto al resto del paese, con punte che raggiungono anche il doppio dei valori nazionali. Questa differenza è il risultato di una serie di fattori storici, economici e sociali.
Sono state messe in atto diverse politiche volte a ridurre la disoccupazione, in particolare al Sud. Il governo italiano ha avviato piani di incentivazione per le imprese che assumono giovani o che si stabiliscono nelle regioni meridionali.
Gli aiuti dello stato
La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità economica per i lavoratori che perdono il lavoro, introdotta in Italia nel 2015, che sostituisce la precedente indennità di disoccupazione. È destinata a coloro che hanno un rapporto di lavoro subordinato e che sono stati licenziati involontariamente.
L’importo dipende dalla retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni di lavoro e varia a seconda della durata del periodo di contribuzione. La durata dell’indennità può arrivare fino a 24 mesi, ma è soggetta a modifiche in base alle normative e agli aggiornamenti periodici. Nel 2025 sono previsti cambiamenti, tra cui l’aumento degli importi per alcuni beneficiari e l’introduzione di misure più restrittive per evitare abusi.
Cosa cambia nel 2025
L’indennità di disoccupazione italiana, subisce diverse modifiche a partire dal 2025. Gli importi aumentano grazie all’inflazione: fino a 1.436,61 euro di retribuzione media si applica il 75%, mentre per la parte eccedente si applica il 25%, con un massimo di 1.562,82 euro. Tuttavia, questo aumento non riguarda chi già percepisce la NASpI. Inoltre, vengono introdotte misure per contrastare i “furbetti” della disoccupazione, come quelli che provocano il licenziamento per accedere all’indennità. Inoltre, il sistema di disoccupazione all’estero sarà abolito.
Per beneficiare della NASpI, i disoccupati devono presentare domanda tramite l’INPS, che la calcola in base alla retribuzione media degli ultimi 4 anni di lavoro. A partire dal 2024, i percettori della NASpI devono registrarsi sulla piattaforma Siisl, dove è necessario aggiornare i propri dati e curriculum, nonché sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale. La mancata adesione può comportare sanzioni. La piattaforma fornisce anche accesso a offerte di lavoro e corsi formativi.