Nel corso degli ultimi mesi, la questione dei trasporti a Torre del Greco ha riacceso un acceso dibattito tra cittadini e amministrazione. Il servizio dei taxi collettivi, noti come ‘pulmini’, è al centro di numerose segnalazioni riguardanti disservizi e condotte poco professionali da parte dei conducenti. Nonostante le promesse di rivedere la situazione, gli utenti continuano a denunciare disagi significativi.
Un trasporto pubblico tra inadeguatezza e illegalità
Torre del Greco sta affrontando una vera e propria emergenza legata ai trasporti pubblici. A primavera, il focus era già sulla difficoltà di garantire un servizio di linea degno di questo nome da parte dell’ente EAV. Con evidenti lacune nel servizio, molti cittadini si sono trovati a fare affidamento sui taxi collettivi, i cosiddetti ‘pulmini’, che operano spesso senza rispettare regolamenti più aggiornati. Questi mezzi, che avrebbero il compito di affiancare il trasporto pubblico, sono relegati a un’area grigia, operando in un regime di “tolleranza” che crea confusione e frustrazione tra i passeggeri.
L’inchiesta avviata, chiamata “Mamma ho perso il pulmino”, è stata stimolata dalle numerose segnalazioni ricevute dai lettori. Questo ha portato a una serie di discussioni tra i rappresentanti dell’amministrazione e gli operatori del servizio. Tuttavia, dopo mesi di confronti, poco sembra essere cambiato nella pratica. La promessa di implementare cambiamenti rilevanti e di aggiornare le tariffe, ferme dal 2002, sembra restare lettera morta, lasciando i cittadini a dover fare i conti con una situazione ancora precaria.
Il caso del passeggero “abbandonato”: un esempio emblematico
Un recente episodio ha rimarcato la gravità della situazione per i cittadini che utilizzano i pulmini. Un passeggero ha raccontato la sua esperienza mentre cercava di tornare alla Litoranea dal centro città. Dopo aver pagato un euro per un viaggio considerato “fisso”, il conducente, inaspettatamente, ha deciso di farlo scendere a metà strada. La motivazione? Il passaggio di altri potenziali passeggeri all’uscita dell’istituto Pantaleo, molto più redditizio per il conducente rispetto a completare il tragitto inizialmente promettente.
Questo episodio rappresenta solo uno dei tanti disservizi segnalati. L’utenza si lamenta della diminuzione dei mezzi circolanti, specialmente negli orari di punta, costringendo gli utenti a lunghe attese. A peggiorare la situazione, gli autobus sono spesso sia insufficienti che inadeguati, lasciando i cittadini privi di alternative valide.
Disservizi e mancanza di alternative: la resilienza dei torresi
La strana e difficile situazione dei trasporti a Torre del Greco lascia le persone in una condizione difficoltosa. Le lamentele dei passeggeri si accumulano, descrivendo scenari di attese estenuanti e mezzi strapieni. Ogni giorno, gli utenti del servizio di taxi collettivi si confrontano con ritardi e cancellazioni, ma anche con episodi di cattiva gestione da parte dei conducenti, che sembrano preferire la logica del profitto istantaneo piuttosto che un servizio effettivo di trasporto.
La frustrazione accumulata dai torresi è palpabile. In una città con circa 80.000 abitanti, ci si aspetterebbe un sistema di trasporto più funzionante e articolato. Molti si chiedono come mai non ci siano alternative serie ai pulmini per garantire lo spostamento tra il centro e le zone periferiche della città. L’assenza di scelte reali porta ad un circolo vizioso di malcontento e sfiducia nei confronti dei servizi locali, lasciando gli utenti a chiedersi se vi siano reali strategie per migliorare il trasporto pubblico.
La situazione attuale richiede un intervento deciso da parte della pubblica amministrazione, affinché si possano garantire servizi di trasporto adeguati e rispettosi delle esigenze dei cittadini.