Il Comune di Volla, situato in provincia di Napoli, si trova attualmente in una situazione di dissesto finanziario, riconfermata dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania. La recente sentenza ha portato alla luce problematiche circa la legittimità delle procedure adottate dall’ente locale e la valutazione di specifici articoli di legge, che potrebbero risultare incostituzionali. La questione assume un’importanza cruciale per il futuro del Comune e la sua gestione delle finanze pubbliche.
Il dissesto finanziario di un ente locale è regolato dal Testo Unico degli Enti Locali , in particolare dagli articoli 257 a 267. Secondo tali disposizioni, il dissesto viene dichiarato quando un comune non è in grado di garantire la propria stabilità finanziaria, mettendo in pericolo i servizi essenziali per i cittadini. Il Comune di Volla ha ufficialmente dichiarato il proprio dissesto tramite delibera del Consiglio Comunale il 4 ottobre 2023, scaturita dopo anni di difficoltà economiche e di gestione contabile complessa.
La prima sezione del TAR Campania, il 20 settembre 2024, è stata chiamata a esaminare diverse questioni legate all’approvazione del rendiconto 2022 del Comune e alla delibera di impossibilità di ripiano disavanzo. Il TAR ha respinto il ricorso introduttivo, confermando la legittimità del dissesto e delle misure straordinarie adottate dall’amministrazione comunale. Tuttavia, ha anche evidenziato la questione di legittimità costituzionale legata al termine perentorio ex art. 259 TUEL, che ora verrà esaminata dalla Corte Costituzionale.
La sentenza del TAR ha ribadito il dissesto finanziario del Comune di Volla, confermando l’operato di giunta e revisori che hanno dichiarato l’impossibilità di adottare un piano di bilancio equilibrato. Il TAR ha apprezzato le relazioni redatte dai revisori dei conti, che hanno evidenziato le gravi difficoltà economiche dell’ente, e non ha messo in discussione le decisioni assunte dal Consiglio Comunale in un contesto di emergenza finanziaria.
Un punto cruciale emerso dalla sentenza è la questione di legittimità costituzionale relativa all’art. 259 TUEL. Secondo il TAR, il termine perentorio previsto dalla normativa potrebbe portare a risultati iniqui, inclusa la possibilità di scioglimento dell’ente locale. Il collegio ha dunque deciso di sospendere il giudizio e di trasmettere il caso alla Corte Costituzionale, riservandosi la questione delle spese legali per il futuro.
La conferma del dissesto finanziario e la pendente questione di legittimità costituzionale rappresentano una sfida significativa per l’amministrazione di Volla. L’ente dovrà continuare a lavorare per evitare ulteriori danni alla propria reputazione e per garantire i servizi ai cittadini, nonostante le limitazioni imposte dalla sua condizione finanziaria.
In questo contesto, diventa fondamentale una riforma delle politiche economiche e finanziarie locali, non solo per prevenire future situazioni di dissesto, ma anche per rafforzare la governance e assicurare un uso efficiente delle risorse pubbliche. La questione del dissesto di Volla potrebbe servire da monito per altri comuni che si trovano in situazioni finanziarie critiche, suggerendo una riflessione profonda sul bilancio e sulla gestione delle finanze pubbliche a livello locale.