Secondo l’Avis*, l’aumento delle donazioni e dei donatori è un segnale positivo in vista della giornata mondiale del donatore. Nel corso dell’ultimo anno, le donazioni di sangue e plasma hanno registrato un incremento del 2%, con un totale di 1.992.590 donazioni e 1.294.822 soci iscritti.
Un dato significativo riguarda la crescita delle donazioni di plasma, che ha superato gli 880mila chili nel 2023, registrando un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Questo contributo è fondamentale per la produzione di farmaci utilizzati in varie patologie, come emofilia, malattie epatiche, ustioni, trapianti e immunodeficienze.
Il Presidente nazionale dell’Avis, Gianpietro Briola, sottolinea l’importanza di incrementare il numero di donatori giovani, soprattutto nella fascia d’età tra i 18 e i 25 anni. Attualmente, l’Italia importa circa il 20% dei medicinali plasmaderivati, e per garantire l’autosufficienza è cruciale coinvolgere i giovani donatori. Un obiettivo che richiede un impegno costante per contrastare il calo del 14% registrato tra il 2011 e il 2022.
Un’indagine condotta dall’Avis in collaborazione con l’Università di Bologna ha delineato il profilo del giovane donatore, evidenziando le motivazioni che li spingono a donare. Dall’esempio della famiglia e degli amici, al passaparola tra pari e all’influenza delle associazioni del dono a scuola e sui nuovi media, diversi sono i fattori che motivano i giovani. Inoltre, donare si riflette positivamente sull’autostima e sul benessere psicologico dei ragazzi, creando una catena di solidarietà e contribuendo all’autosufficienza dei farmaci plasmaderivati.
Il 14 giugno si celebra la Giornata mondiale del donatore di sangue, con il tema “Lascia che la solidarietà entri in circolo: dona il sangue, dona il plasma”. Questa giornata, istituita nel 2004 dall’Organizzazione mondiale della Sanità in onore del medico Karl Landsteiner, è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle donazioni e per promuovere la solidarietà a livello globale.