Il panorama dei media ha sempre portato con sé una narrativa prevalentemente maschile, dove le donne hanno svolto ruoli fondamentali ma spesso invisibili. Il nuovo saggio, “Donne nella storia dei media. Autrici, artiste, influencer, tra ribalta e retroscena”, edito da Franco Angeli e scritto da Anna Lucia Natale e Paola Panarese, cerca di colmare questo vuoto ripercorrendo le tracce di figure femminili che hanno segnato la storia della radio e della televisione in Italia. Con un focus sulla celebrazione di due importanti anniversari nel 2024 – il centenario della radio e il settantesimo della televisione – il libro esplora i contributi femminili sia nel passato che nel contesto moderno.
Un secolo di comunicazione: le origini della ricerca
Il 2024 segna un’annata speciale per la storia della comunicazione in Italia, poiché si celebra un secolo dalla nascita della radio e ben settant’anni dalla fondazione della televisione. Questi mezzi, simbolo di un’epoca di grande cambiamento e innovazione, non possono essere raccontati senza includere le donne che hanno operato in questi settori. Il saggio offre un’opportunità unica per rivalutare le storie di figure famose come Raffaella Carrà e Luciana Littizzetto e per scoprire nomi meno noti che hanno pur sempre avuto un impatto significativo. Il volume non solo onora il passato, ma guarda anche al presente, portando alla luce il ruolo delle donne nei media digitali e nei social network, che offrono nuove opportunità di espressione e partecipazione.
L’Unità di ricerca GeMMa dell’Università di Roma La Sapienza ha svolto un ruolo cruciale nel raccogliere analisi e testimonianze, posizionando questo studio all’interno di un filone internazionale che esamina le dinamiche di genere nei media. Questo approccio pone l’accento sull’importanza di raccontare storie che spesso sono state escluse dalle narrazioni mainstream, evidenziando il contributo creativo delle donne nel plasmare linguaggi comunicativi e modelli di business mediatici.
Profili di donne che hanno fatto la storia
Nel saggio si approfondiscono diversi profili di autrici e performer che hanno trasformato il panorama mediatico italiano. Un esempio è Laura Toscano, nota per le sue innovazioni in programmi radiofonici, che si è distinta per la sua capacità di raccontare storie direttamente collegate alla vita quotidiana delle donne. Lidia Motta, pioniera in ambito televisivo, ha contribuito a dare voce a un pubblico femminile spesso sottorappresentato, mentre Serena Dandini, con il suo modo ironico e critico, ha messo in luce questioni sociali attraverso il suo lavoro. Le performer come Raffaella Carrà non solo hanno intrattenuto, ma hanno anche sfidato gli stereotipi di genere, rendendo visibile una nuova dimensione del femminile.
Il libro non si ferma qui: esplora anche collaudate comiche come Lella Costa, che con il suo humor ha commentato e criticato la società , e Donatella Raffai, conduttrice di programmi investigativi che ha saputo affrontare temi delicati senza mai perdere di vista l’empatia. Allo stesso tempo, l’analisi si sposta verso i social media, evidenziando il potere delle attiviste e delle influencer che, con la loro presenza online, hanno aperto spazi di discussione e rappresentanza. Questa varietà di figure offre un’immagine complessa e sfumata dell’universo femminile nel settore dei media.
Una nuova ottica sullo studio dei media
Il saggio di Natale e Panarese non si limita a raccogliere storie; offre anche una nuova prospettiva sui media, chiedendo di considerare la loro evoluzione in relazione a fenomeni economici, sociali e culturali più ampi. Le autrici sottolineano che un’analisi davvero significativa deve tenere presente sia la dimensione istituzionale sia il contesto culturale in cui i media operano. La ricerca abbraccia una varietà di discipline, tra cui la storia, la sociologia, e gli studi di genere, richiedendo l’integrazione di metodi differenti e spie senza precedenti.
Anna Lucia Natale offre un contributo significativo alla comprensione della radio e della televisione in Italia, avendo ricoperto ruoli accademici di primo piano. La sua esperienza nella direzione dell’Unità di Ricerca GeMMa ha dato vita a progetti di ricerca che mettono in evidenza le donne nel settore. Allo stesso modo, Paola Panarese arricchisce il dibattito con una solida esperienza accademica e un nuovo focus sui processi culturali e comunicativi legati al genere.
Le sfide e le opportunità esplorate in questo volume sono essenziali per costruire una narrazione più inclusiva della storia dei media, un passo necessario verso un futuro in cui le donne possano essere pienamente riconosciute per il loro contributo e la loro influenza. Con questa pubblicazione, le autrici invitano studiosi, studenti e lettori interessati a esplorare la ricchezza delle voci femminili che, nel corso degli anni, hanno accompagnato e guidato il cambiamento nel mondo dei media.