Un grave episodio di violenza scuote la comunità di Giussano, in Brianza, dove una giovane di 24 anni è rimasta vittima di un’aggressione a coltellate. La ragazza, attualmente ricoverata presso l’ospedale San Gerardo di Monza, ha narrato il suo drammatico racconto durante una puntata del programma “Chi l’ha visto?“, condotto da Federica Sciarelli, in onda su Rai3. La sua esperienza rappresenta un triste esempio di violenza domestica e inappropriata, portando alla luce un fenomeno troppo spesso sottovalutato.
Nelle parole della giovane, l’angoscia e la paura emergono prepotentemente mentre descrive i momenti antecedenti all’aggressione. La vittima ha iniziato a ricevere messaggi dall’ex compagno, Said Cherrah, di 26 anni, che le chiedeva di incontrarsi. “Era in macchina, mi ha detto ‘seguimi, ti aspetto al parcheggio del supermercato’”, racconta la ragazza, evidenziando la sua crescente ansia. Al suo arrivo, l’atmosfera si è rapidamente trasformata in un incubo.
Le fasi concitate del conflitto sono iniziate all’interno della sua auto. Cherrah, estratta un cavo USB, ha tentato di strangolarla. “Ho cercato di difendermi, ma la paura prendeva il sopravvento”, ha dichiarato la ragazza. Dopo un disperato tentativo di scappare dall’auto e urlare aiuto, nessuno ha risposto: “L’ho detto chiaramente a un signore in macchina, ma lui ha ignorato le mie grida”. L’ambiente circostante è sembrato desolatamente indifferente, mentre lei subiva un’aggressione fisica brutale.
Il racconto prosegue drammaticamente. “Mi ha sbattuta a terra e ha picchiato per venti minuti”, ha detto la giovane, dipingendo una scena straziante. Con il corpo privo di sensazioni, ha ritrovato la forza di rialzarsi per cercare aiuto. La situazione peggiorava mentre Cherrah continuava a picchiarla e, alla fine, culminava con la coltellata: “Sento una pugnalata alla schiena … un dolore estremo”. Questo attacco ha segnato un momento cruciale nella sua lotta per la vita.
Mentre il racconto si snoda tra attimi di terrore, emerge un precedente altrettanto inquietante: nel novembre 2022, la ragazza era già stata vittima di un’aggressione con acido perpetrata da Cherrah. “Mi ha rovesciato due litri di acido sul viso”, ha affermato con incredulità. La paura l’ha perseguitata anche nei momenti di apparente tranquillità, e il suo rifiuto di tornare con lui ha innescato una reazione violenta. Durante l’aggressione precedente, la 24enne ha urlato aiuto, ma la sua richiesta è stata inizialmente ignorata da alcuni passanti.
Le lesioni inflitte all’epoca hanno richiesto un intervento immediato, incluso il taglio dei suoi capelli, mentre l’acido bruciava la sua pelle. La giovane ha descritto il caos di quel momento, evidenziando quanto sia devastante la violenza di genere: “Dovevo combattere non solo con lui, ma anche con me stessa per liberarmi”.
Nel corso dell’intervista, la giovane ha sentito la necessità di lanciare un appello a tutte le donne che si trovano in situazioni simili. “Ai primi segnali di violenza, chiedete aiuto”, ha esortato. La sua esperienza, purtroppo, non è un caso isolato, e la stigmatizzazione di chi denuncia è una realtà allarmante. Ha confessato di aver fatto denunce in passato e di averle ritirate, spinta dal desiderio di non creare ulteriori problemi alle persone intorno a lei.
Con il suo coraggio, la ragazza si propone come voce per tutte le vittime di violenza. “Se avessi saputo come sarebbe andata a finire, non avrei mai ritirato quelle denunce”, ha sottolineato. La sua testimonianza mette in risalto l’importanza di rompere il silenzio e cercare aiuto, un messaggio che deve risuonare forte in tutte le comunità per combattere la violenza di genere.