Dopo undici anni in Serie A, il Sassuolo è ufficialmente retrocesso in Serie B, mettendo fine a un’epoca di successi e gloria per il club neroverde. La squadra, che aveva conquistato anche una storica qualificazione in Europa League nel 2016, ha subito una progressiva perdita di valore a causa della cessione di giocatori chiave come Frattesi, Scamacca, Locatelli, Raspadori e Acerbi, senza che essi venissero adeguatamente rimpiazzati.
Giorgio Squinzi, noto come Mister Mapei, aveva preso le redini del Sassuolo nel lontano 2002, conducendo il club dalle serie minori fino alla massima serie e costruendone un esempio di virtuosità nel calcio italiano. Tuttavia, dopo la scomparsa di Mapei nel 2019, il destino del club è stato segnato da un progressivo declino. Nonostante l’alternanza di grandi allenatori come Allegri, Pioli, Di Francesco e De Zerbi, l’ultimo mercato si è rivelato un fallimento, contribuendo al disfacimento della squadra.
Oltre ai problemi tecnici e gestionali, anche il contesto ambientale ha giocato un ruolo nella retrocessione del Sassuolo. Lo stadio di proprietà del club è spesso stato invaso dai tifosi ospiti, creando un clima poco favorevole per la squadra neroverde. Inoltre, la mancanza di una vera identità legata alla città di Reggio Emilia e la scarsa affluenza di tifosi ai match casalinghi hanno contribuito alla perdita di motivazione della squadra. La retrocessione è stata accolta con quasi totale indifferenza, ad eccezione di alcuni faccia a faccia con i tifosi delusi. L’infortunio di Berardi, leader tecnico del Sassuolo, ha ulteriormente aggravato la situazione e contribuito al crollo della squadra in campo, portandola alla retrocessione. Con un futuro incerto per dirigenti e giocatori, il Sassuolo si appresta a vivere un’importante fase di transizione nella speranza di poter tornare presto alla ribalta del calcio italiano.